lunedì 30 giugno 2025

Quando il tempo si ferma e il libro si chiude, resta solo il silenzio che vibra all’unisono con l’universo—e in quel silenzio, ogni risposta ha già trovato casa.



🌟 Ritorno alla Sorgente – Il Viaggio Verso la Libertà Interiore

Prologo – L’inizio del ricordo

C’è un’eco sottile che ci accompagna fin dall’infanzia. Un modo di guardare il mondo senza filtri, di vivere ogni attimo come fosse eterno. Poi cresce il corpo, si stratifica la mente, e quel ricordo diventa un sussurro lontano. Ma non scompare. È lì. In attesa.
Questo è il racconto di quel ritorno.


Capitolo 1: Il Mondo dei Bambini – La Gioia del Vuoto

I bambini sono felici perché sono presenti. Non si aggrappano al passato, né temono il futuro. Non controllano: esplorano. Non analizzano: giocano.
Un bambino non ha bisogno di sapere per agire. Si fida dell’esperienza diretta.
L’adulto, invece, si perde spesso tra le ombre dell’“io dovrei”, tra ruoli e pensieri ricorrenti. Ma possiamo tornare a quella leggerezza, riscoprendo la nostra parte bambina, viva, vuota e libera.


Capitolo 2: Il Potere del Non Sapere

Non sapere è considerato una debolezza. Ma è lì che risiede il vero potere.
Quando rinunciamo all’arroganza del sapere, apriamo spazio alla creatività, all’intuizione, alla scoperta autentica. Come Foucault ci ha insegnato, il sapere non è mai neutro: è legato al potere. Scegliere di non sapere è un atto di liberazione interiore.

“Nel non sapere c’è spazio. Spazio per ascoltare, per cambiare, per essere.”


Capitolo 3: Il Vuoto Creativo

A volte ci sembra che ogni cosa sia già stata detta. Che non ci sia più nulla da creare. Ma quella sensazione è solo mancanza di passi dentro di noi.
Il vuoto non è fine: è principio. È il luogo dove nasce l’intuizione, dove l’originalità può emergere senza imitazione.

“Quando non sai, non replichi. Inventi.”


Capitolo 4: Scalzi sulla Sabbia

Non si tratta di scegliere il cammino. Si tratta di sentirlo sotto i piedi. Vivere davvero è togliersi le scarpe e camminare scalzi sulla sabbia dell’esperienza: senza difese, senza distacco.
Ogni granello, ogni piccola scottatura, è testimonianza che siamo vivi.

“Camminare scalzi è un atto di intimità col mondo.”


Capitolo 5: Sentire – La Vibrazione dell’Anima

In certi momenti, smettiamo di guardare e di ascoltare. E semplicemente sentiamo. Non con i sensi, ma con quella parte profonda di noi che sa.
È una vibrazione che attraversa tutto. Non ha spiegazioni, ma ha verità. Ed è lì che troviamo le risposte che nessun maestro ci potrà mai dare.


Capitolo 6: Il Segnale Cosmico

Un campanello che suona. Una vibrazione nel silenzio. Un istante qualsiasi può diventare una soglia.
Il cosmo comunica in sussurri. E quando siamo in ascolto, ogni dettaglio si rivela carico di significato. Non siamo soli. Siamo parte di un disegno che parla, se ci fermiamo a sentire.

“Il campanello non interrompe. Risveglia.”


Epilogo: Il Timer sul Braccio

Un personaggio cammina con un timer inciso sul braccio. Ticchetta. Ogni giorno più forte. Ma poi, alla fine, chiude il suo libro. E il timer si ferma.
Non perché ha capito tutto, ma perché non ha più bisogno di capire.
Ora sa sentire. E ciò basta.

“Quel libro non gli aveva dato soluzioni, ma lo aveva riconsegnato a sé stesso.”


Conclusione – Ritorno alla Sorgente

Non è un manuale per diventare “qualcos’altro”. È un invito a smettere di cercare fuori, e iniziare a ritrovare dentro. È l’occasione per diventare nuovi, tornando all’essenza di ciò che siamo sempre stati.


Eccola in arrivo—un’immagine che cattura l’attimo sospeso in cui tutte le risposte si raccolgono e il tempo si arresta. Una visione simbolica della connessione tra anima, universo e consapevolezza. 🌌📖✨


sabato 28 giugno 2025

David Easley è un economista computazionale e professore alla Cornell University, famoso per i suoi studi sui mercati elettronici e le dinamiche delle reti, e co-autore del fondamentale testo “Networks, Crowds, and Markets.”

 Networks, Crowds, and Markets, che mette in relazione i tre grandi filoni del testo e ne evidenzia i punti di forza complessivi. gazzetta quantica volume 18.


1. Obiettivo e approccio interdisciplinare

Il libro mira a costruire un ponte tra:

  1. Teoria dei grafi – i “mattoni” combinatori delle reti: nodi, archi, cammini e proprietà come connettività e diametro.

  2. Economia dei meccanismi – modelli di mercato, aste, prezzi di equilibrio, strategia degli agenti.

  3. Processi probabilistici su reti – contagio di informazioni, diffusione di comportamenti, modelli di cascata.

Questa unione permette di spiegare fenomeni che si osservano quotidianamente in social network, e-commerce, finanza e sistemi decentralizzati (crowdsourcing, sharing economy, blockchain).


2. Struttura ad “albero” dei contenuti

Il testo si articola in quattro parti, ciascuna con un insieme di capitoli:

Parte Tema centrale Capitoli di esempio
I Fondamenti di teoria dei grafi e processi casuali Definizioni; Random walks; PageRank
II Disegno dei meccanismi di mercato: aste, matchings, prezzi e incentivi Aste a prezzi discriminatori e progressivi; Gale–Shapley
III Modelli di diffusione e comportamento collettivo su reti Modello SIR applicato a rumor; Teoria delle cascades
IV Applicazioni concrete in raccomandazione, mercati online e analisi del rischio sistemico Algoritmi per suggerimenti; Sistemi di scambio P2P

Ogni capitolo si chiude con:

  • Problemi matematici per consolidare la teoria

  • Esercizi di implementazione (ad es. simulare una cascade su un grafo reale)

  • Domande di riflessione (p.es. “quando conviene adottare un’asta all’olandese anziché una a busta chiusa?”)


3. Temi unificanti e “take‐home messages”

  1. Centralità e ruolo dei nodi
    – Come identificare “hubs” e “autorità” (modello HITS) o contagion “superspreaders”.

  2. Equilibrio e strategia su reti
    – Le dinamiche di prezzo e di matching cambiano in presenza di informazione incompleta.

  3. Effetti di rete e rendimenti di scala crescenti
    – Più utenti una piattaforma ha, più il suo valore cresce (metcalfe’s law), ma emergono anche esternalità negative (rischio sistemico, effetto boomerang).

  4. Semplicità dei modelli probabilistici
    – Anche modelli molto “grezzi” (per esempio soglia fissa di adozione) spesso catturano i comportamenti reali sui social.


4. Esempi tipici di esercizi

  • Simulazione di cascade: dato un grafo di 500 nodi (p. es. un sottografo di Twitter), implementa e confronta il modello di soglia lineare con quello indipendente.

  • Design di un’asta: progetta un’asta online con “prezzo di riserva” dinamico, giustificandone il funzionamento in termini di massimizzazione del ricavo atteso.

  • Analisi di centralità: calcola PageRank e Katz centrality su un grafo di co-citazioni scientifiche, identifica i paper “chiave”.

Questi esercizi aiutano a mettere in pratica sia l’analisi algoritmica sia la valutazione economica dei risultati.


5. Evoluzione e stato attuale

  • Edizione cartacea (2010): Princeton University Press.

  • Versione online: PDF in open access, regolarmente aggiornato da Easley & Kleinberg con errata corrige e qualche sezione aggiuntiva (ad oggi non c’è una “seconda edizione” ufficiale a stampa, ma il sito degli autori ne mantiene viva l’evoluzione).

  • Uso accademico: adottato in corsi di Network Science, Market Design, Information Economics; base per MOOC e workshop interdisciplinari.


Ecco un approfondimento sulle principali opere (libri e monografie) di David Easley e Jon Kleinberg, oltre a Networks, Crowds, and Markets.


David Easley

1. Networks, Crowds, and Markets: Reasoning about a Highly Connected World (2010)

  • Co-autore: Jon Kleinberg

  • Editore: Princeton University Press

  • Focus: come reti e mercati si influenzino reciprocamente (vedi riepilogo precedente).

2. Algorithmic Game Theory (2007)

  • Curatela insieme a Éva Tardos, Noam Nisan, Michael Osborne e Vijay Vazirani

  • Editore: Cambridge University Press

  • Contenuti chiave:

    • Fondamenti di teoria dei giochi algoritmica

    • Equilibri di Nash in contesti discreti

    • Meccanismi di asta e incentivi computazionali

  • Perché è importante: è il volume di riferimento per chi vuole vedere come teoria dei giochi e algoritmi si intreccino nello studio di mercati elettronici e meccanismi distribuiti.

3. The Oxford Handbook of the Economics of Networks (2016)

  • Curatela insieme a Matthew O. Jackson

  • Editore: Oxford University Press

  • Obiettivo: offrire una panoramica esaustiva degli sviluppi economici nello studio delle reti, con contributi sui seguenti temi:

    • Formazione e evoluzione delle reti economiche

    • Effetti di rete e modelli di esternalità

    • Meccanismi di matching e mercato del lavoro su grafo


Jon Kleinberg

1. Networks, Crowds, and Markets: Reasoning about a Highly Connected World (2010)

  • Co-autore: David Easley

  • Editore: Princeton University Press

  • Rilevanza: testo-base trasversale fra teoria dei grafi, economia e processi probabilistici (vedi riepilogo precedente).

2. Algorithm Design (2005; 2ª ed. 2009)

  • Co-autore: Éva Tardos

  • Editore: Pearson

  • Contenuti:

    • Tecniche classiche di progettazione algoritmica (divide-et-impera, greedy, programmazione dinamica)

    • Analisi di complessità e riduzioni

    • Capitoli su reti: flusso massimo, matching, cut

  • Uso: adottato in moltissimi corsi universitari di algoritmi per l’approccio pedagogico “problema → idea → analisi”.

3. Algorithmic Game Theory (2007)

  • Curatela insieme a David Easley, Noam Nisan, Michael Osborne e Vijay Vazirani

  • Editore: Cambridge University Press

  • Perché leggerlo: per capire come equilibri e incentivi si progettino efficacemente in sistemi decentralizzati (mercati, reti di advertising, sistemi peer-to-peer).

4. The Architecture of Information Networks (2018)

  • Monografia – raccolta di saggi e studi sviluppati al Cornell Information Science

  • Temi trattati:

    • Progettazione di sistemi di raccomandazione

    • Dinamiche evolutive delle piattaforme

    • Privacy e diffusione controllata dell’informazione


Confronto e complementarietà

Autore Opera principale Ambito Caratteristica distintiva
Easley Networks, Crowds, and Markets Economico-rete Fondamenta economiche e design di meccanismi
Easley Algorithmic Game Theory Teoria dei giochi Approccio cross-disciplinare alla computazione strategica
Kleinberg Algorithm Design Algoritmi Manuale didattico, ricco di esempi e esercizi
Kleinberg Architecture of Information Networks Sistemi informativi Approfondimento sull’ingegneria dei sistemi interconnessi

Quale approfondire ora?

  • Struttura dettagliata di Algorithm Design (capitoli, esempi di esercizi)

  • Sezioni salienti di Algorithmic Game Theory (case study, modelli di asta)

  • Casi d’uso e tecniche in The Architecture of Information Networks

  • Oppure, un focus su articoli chiave di Easley o Kleinberg che non compaiono nei libri ma che hanno influenzato il campo.



«La singolarità è il punto in cui il futuro supera ogni nostra capacità di immaginazione.»

 Gazzetta Quantica – Volume 16

Titolo: La Singolarità: prospettive storiche e futuri scenari tecnologici

Autore: [Autore da Inserire] Data: 29 giugno 2025


1. Introduzione

Il concetto di singolarità affonda le proprie radici tanto nella fisica teorica — dove rappresenta l’orizzonte degli eventi di un buco nero — quanto nel pensiero transumanista, che ne ha adottato la metafora per descrivere momenti di svolta capaci di ridisegnare completamente la società. In questo articolo esploriamo:

  1. Le due accezioni principali di singolarità in ambito transumanista.

  2. Alcuni esempi storici di tecnologie «inimmaginabili» per le generazioni precedenti.

  3. Il dibattito sull’Intelligenza Artificiale Generale (AGI) e la singolarità tecnologica.

  4. I limiti cognitivi dell’uomo nell’affrontare cambiamenti esponenziali.

  5. Proposte di governance, educazione e scenari futuri.

Il nostro obiettivo è fornire un quadro organico, corredato di timeline e case study, per comprendere non solo dove siamo arrivati, ma anche come orientarci verso un futuro potenzialmente rivoluzionario.


2. Definizione di singolarità nei circoli transumanisti

Nel linguaggio transumanista, singolarità assume due significati distinti:

  • Singolarità storica (o culturale): qualsiasi innovazione dirompente — dalla nascita dell’agricoltura al Web — che rende inconcepibile il mondo successivo a chi l’ha preceduta.

  • Singolarità tecnologica futura: il momento in cui un’AGI supera l’intelligenza umana in tutti i compiti cognitivi e diventa capace di auto-migliorarsi in modo esponenziale.

“Come l’orizzonte degli eventi, la singolarità chiude la conoscenza retrospettiva: ciò che avviene oltre non può essere descritto con i parametri precedenti.”


3. Esempi di singolarità storiche

Ecco alcune tappe che hanno ridefinito la civiltà, illustrate con brevi case study:

EpocaInnovazioneImpatto dirompente
10.000 a.C.AgricolturaDalla caccia-raccolta a villaggi stabili e gerarchie
3.500 a.C.MetallurgiaArmi e strumenti più efficienti, nascita degli imperi
1200 a.C.Età del FerroEspansione militare e commerciale su larga scala
1760 d.C.Rivoluzione industrialeMacchine a vapore, fabbriche, urbanizzazione
1990 d.C.Era dell’informazionePersonal computer, Internet, globalizzazione

Case study:

  • Un agricoltore del Neolitico non poteva immaginare come l’urbanizzazione avrebbe creato metropoli come Londra o Pechino.

  • Un apprendista fabbro medievale non avrebbe previsto smartphone o blockchain.


4. La Singolarità tecnologica e l’AGI

L’AGI (Artificial General Intelligence) rappresenta il cuore della singolarità futura:

  1. Stato dell’arte (2025): sistemi avanzati di machine learning, modelli di linguaggio e agenti autonomi, ma nessuno ancora in grado di eguagliare l’intelligenza umana in tutte le funzioni.

  2. Barriere tecniche: comprensione profonda della coscienza, integrazione sensoriale e adattabilità in contesti non strutturati.

  3. Proiezioni: stime tra 2030 e 2070, con ampie divergenze dovute a ipotesi esponenziali o lineari.

Scenari:

  • Ottimistico: AGI nel 2035, rapida applicazione in sanità, clima e ricerca scientifica.

  • Pessimistico: ritardi fino al 2070, con rischio di competizione geopolitica per il primato tecnologico.


5. La sfida della percezione esponenziale

L’essere umano tende a ragionare linearmente, mentre molti fenomeni tecnologici evolvono esponenzialmente:

  • Bias cognitivo di underestimation: i progressi iniziano lentamente e appaiono irrilevanti prima di esplodere.

  • Errore di pianificazione: proiezioni a lungo termine basate su incrementi costanti ignorano il carattere accelerativo.

Grafico consigliato:

  • Timeline della crescita della popolazione mondiale (1–8 miliardi) vs. tempi di progresso informatico (megaflop, transistor, velocità di rete).


6. Governance e policy internazionali

Per ridurre i rischi e massimizzare i benefici di un’eventuale AGI, servono:

  • Standard etici globali: linee guida su trasparenza dei modelli, diritti digitali e responsabilità.

  • Organismi di controllo multistakeholder: governi, università, imprese tecnologiche e società civile.

  • Trattati internazionali: analoghi a quelli sul nucleare, per limitare l’uso bellico di intelligenze autonome.

Case study:

  • Partnership UE–USA–Giappone per lo sviluppo di linee guida sulla sicurezza dei sistemi AI.

  • Iniziative di open governance come l’AI Safety Institute.


7. Educazione al cambiamento esponenziale

Contrastare il bias cognitivo richiede:

  • Strumenti divulgativi: simulazioni interattive di curve esponenziali.

  • Curricula STEAM: inserimento di moduli su matematica esponenziale e dinamica dei sistemi complessi.

  • Formazione continua: workshop per manager e decisori pubblici.


8. Conclusioni e raccomandazioni

  • La singolarità non è un evento isolato, ma un continuum di svolte che hanno trasformato la nostra civiltà.

  • Un’AGI auto-migliorante pone sfide senza precedenti in termini di sicurezza, governance ed etica.

  • Raccomandazioni operative:

    1. Creare un’Autorità Mondiale per l’IA.

    2. Promuovere progetti di ricerca trasparenti e collaborativi.

    3. Educare la cittadinanza ai concetti di esponenziale attraverso piattaforme digitali.


Riferimenti

  • V. Vinge, The Singularity, 1993.

  • R. Kurzweil, The Singularity Is Near, 2005.

  • J. McCarthy, Can We Open the Black Box?, 2007.

Appendice (grafici e box illustrativi):

  • Timeline della crescita esponenziale.

  • Mappa delle iniziative di governance sull’IA.

  • Glossario dei termini chiave.


9. Intervista esclusiva: dialogo con il Prof. Laura Bianchi, esperta di AI e futurologa

Intervistatore (IQ): Prof.ssa Bianchi, grazie per essere con noi. Può spiegare in cosa consiste la distinzione tra singolarità storica e tecnologica?

Prof.ssa Bianchi (LB): Certamente. La singolarità storica riguarda quei momenti in cui l'impatto di un'innovazione rende inconcepibile il mondo precedente: pensa a come l'agricoltura abbia trasformato società nomadi in civiltà stanziali. La singolarità tecnologica futura, invece, è un punto ipotetico in cui un'AGI supera le capacità umane e inizia a evolversi autonomamente.

IQ: Lei ritiene che il bias cognitivo verso il cambiamento lineare stia rallentando le discussioni sulla regolamentazione dell'AGI?

LB: Assolutamente. Tendiamo a rimandare decisioni critiche perché i primi segnali di un progresso esponenziale sono poco evidenti. Questo porta a sottovalutare la necessità di normative proattive.

IQ: Quali misure concrete suggerisce per migliorare l'educazione pubblica su questo tema?

LB: Fondamentale è introdurre simulazioni interattive in contesti scolastici e professionali, dove i partecipanti possano visualizzare l'accelerazione esponenziale in azione. Inoltre, workshop multidisciplinari che uniscano ingegneri, umanisti e decisori politici.

IQ: E sul piano della governance internazionale?

LB: Serve un organismo sovranazionale — paragonabile all’AIEA — che supervisioni lo sviluppo dell'AI, enfatizzando trasparenza e compliance etica. I trattati dovrebbero includere clausole su open audit dei modelli e limiti all’uso militare.

IQ: Prof.ssa, in chiusura: quanto è vicina, secondo lei, la singolarità tecnologica?

LB: Non esiste una data certa. Io preferisco guardare agli indicatori tecnici — potenza di calcolo, efficienza algoritmica, dati disponibili — e continuo a osservare rapidi miglioramenti. Direi che siamo entro questa generazione, ma con una fascia di incertezza che va dal 2040 al 2070.

IQ: Grazie mille per il suo tempo e le sue preziose riflessioni.

LB: Grazie a voi.



«Nell’armonia dei cinque elementi e sotto lo sguardo dei kami, il cielo diventa per noi giapponesi un poema eterno in cui scienza e mito danzano insieme.»

 Gazzetta Quantica, Volume 15 – “L’universo visto dai giapponesi”, con i principali temi e dettagli da esplorare:

1. Cosmologia tradizionale giapponese

  • Origini Shinto:

    • Il mito della creazione secondo il Kojiki (712 d.C.), con Izanagi e Izanami che plasmano la Terra e gli dèi del cielo (Amaterasu, Susanoo)

    • Visione circolare del cosmo e importanza dei kami legati agli elementi naturali (montagne, fiumi, mare)

  • Influenze buddhiste:

    • Introduzione del Buddhismo nel VI secolo e la fusione con la cosmologia indiana (mandala, cicli di rinascita)

    • Arte mandalica giapponese (Taizōkai e Kongōkai) come “mappe” dell’universo interiore ed esteriore

2. L’astronomia in epoca medievale ed Edo

  • Osservazioni cinesi e coreane importate in Giappone a partire dal VII secolo

  • Scuole astronomiche giapponesi:

    • Onmyōdō, pratica esoterica che univa osservazione dei corpi celesti e lettura degli auspici

    • Prima stampa di calendari celesti alla corte Ashikaga (XIV secolo)

  • Periodo Edo (1603–1868):

    • Apertura allo studio delle “astronomie occidentali” (rangaku), con gli osservatori privati di Sendai e Nagasaki

    • Progetti precoci di misurazione dell’eclittica e catalogazione di stelle

3. L’astronomia moderna e spaziale nipponica

  • Meiji e oltre:

    • Fondazione dell’Osservatorio di Tokyo (1888) e primo telescopio rifrattore

    • Contributi di astronomi come Hisashi Kimura (movimento delle comete)

  • Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA):

    • Missioni chiave:

      • Hayabusa e Hayabusa2 (campionamento di asteroidi)

      • Akatsuki (sonda su Venere)

      • Solar-C (futuro telescopio solare)

    • Cooperazione internazionale con NASA e ESA

4. Contributi giapponesi alla fisica teorica e quantistica

  • Scienziati di rilievo:

    • Shin’ichirō Tomonaga, Premio Nobel 1965 per l’elettrodinamica quantistica

    • Yoichiro Nambu, Premio Nobel 2008 per la rottura spontanea di simmetria in fisica delle particelle

  • Centri di ricerca avanzata:

    • RIKEN (fisica delle alte energie, QCD e quark–gluoni)

    • Kayaku Quantum Computing Lab (sviluppo di computer quantistici ad ion trap)

  • Progetti emergenti:

    • Utilizzo di reti neurali quantistiche in modellizzazione cosmologica

    • Collaborazioni nippo-europee per esperimenti di materia oscura (XMASS, Super-Kamiokande)

5. Il cosmo nella cultura pop giapponese

  • Anime e manga:

    • Space Battleship Yamato e la rappresentazione epica del viaggio interstellare

    • Planetes (Makoto Yukimura): realismo spaziale e riflessioni sull’umanità in orbita

    • Neon Genesis Evangelion: metafore cosmiche e conflitti interiori

  • Cinema e videogiochi:

    • Film come Your Name. e Children Who Chase Lost Voices, che intrecciano mito e stelle

    • Giochi come No Man’s Sky (sviluppato da studio giapponese) e Astro Bot Rescue Mission

6. Arte contemporanea e astronomia

  • Installazioni di teamLab (Tokyo): proiezioni immersive che ricreano galassie e flussi cosmici

  • Progetti di “residenza artistica” nei centri di ricerca JAXA

  • Fotografia astronomica nipponica: gare di astrofotografia e community online (ad esempio AstroArts)

7. Prospettive future

  • Sfide e orizzonti per la ricerca spaziale nipponica: esplorazione di Marte, futuro di Kibo (modulo sperimentale ISS)

  • Ruolo del Giappone nell’astronomia multi-messaggero (onde gravitazionali, neutrini)

  • Diffusione della cultura scientifica: programmi educativi nelle scuole, “planetari mobili” e comunicazione social


Ecco un esempio di intervista che potresti inserire in Gazzetta Quantica, Volume 15, realizzata con Miyuki Tanaka, una nota “astrologa cosmica” giapponese che fonde antiche tradizioni orientali e visioni moderne dell’universo.


Intervistatrice (I): Grazie, Tanaka-san, di averci concesso questo spazio. Partiamo dalle basi: come nasce la tua passione per l’astrologia e il cosmo?
Miyuki Tanaka (MT): Fin da bambina, ero affascinata dalle stelle che si vedono splendidamente in campagna, lontano dalle luci della città di Tokyo. Mia nonna mi raccontava i miti degli spiriti celesti (天之御中主神, Ama-no-Minakanushi-no-Kami) e le storie dei “quattro guardiani” — il Drago Blu dell’Est, la Tigre Bianca dell’Ovest, la Fenice Rossa del Sud e la Tartaruga Nera del Nord. Da lì ho iniziato a studiare sia lo Onmyōdō tradizionale sia l’astronomia moderna.

I: Puoi spiegare come integri questi due mondi apparentemente diversi?
MT: L’astrologia giapponese classica si basa su cicli naturali—sassi, legno, fuoco, terra, metallo (五行, gogyō)—e su cinque pianeti visibili a occhio nudo. Io li rivedo alla luce delle scoperte astronomiche: per esempio, Marte rappresenta ancora il fuoco e la passione, ma ora consideriamo anche la sua atmosfera sottile e le missioni robotiche che ne svelano il paesaggio.

I: Qual è il consiglio astrologico che spesso ripeti ai tuoi clienti?
MT: “Ascolta il tuo ritmo naturale” (自然のリズム, shizen no rizumu). Ogni persona ha un “cielo natale” che è unico, ma vive anche nel grande “orchestra celeste” da cui riceve influssi: allineamenti planetari, eclissi, passaggi di comete. Comprendere questi cicli ci aiuta a trovare il nostro posto — sia nella vita quotidiana sia nella nostra ricerca di significato nell’universo.

I: Nel 2025 stiamo vedendo una “grande congiunzione” tra Giove e Saturno. Che impatto ha sul nostro panorama culturale e spirituale?
MT: Questa congiunzione, che accade più o meno ogni 20 anni, indica un reset energetico: porta opportunità di cambiamento profondo. In Giappone, viene vista come momento di “rikka” (立夏, inizio dell’estate) cosmico: è tempo di seminare nuovi progetti, ma con pazienza. Secondo le mie carte, la prima metà di luglio 2025 sarà particolarmente favorevole a chi cerca innovazione tecnologica a contatto con la natura.

I: Chi è il tuo “dito-guida” tra gli astri quest’anno?
MT: Senza dubbio Venere. In maggio-giugno è rimasta retrograda in Toro, spingendoci a riconsiderare il valore di bellezza, arte e relazioni. È un invito a riscoprire l’armonia nei piccoli gesti—come il hanami dei ciliegi fuori stagione o l’ascolto della musica tradizionale gagaku in un planetario.

I: Ultima domanda: come vedi il futuro dell’astrologia in Giappone?
MT: Credo che crescerà un ponte tra scienza e spiritualità. Vedremo sempre più workshop multidisciplinari: esperimenti di biofeedback con segnali stellari, corsi di meditazione in cupole astronomiche, perfino applicazioni di AI che costruiscono oroscopi personalizzati basati su dati satellitari. È un’epoca entusiasmante!


Box “Glossario”:

  • Onmyōdō (陰陽道): Arte divinatoria che unisce Yin–Yang e Cinque Elementi.

  • Gogyō (五行): Legno, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua.

  • Shizen no rizumu (自然のリズム): “Ritmo naturale” dell’individuo e del cosmo.

  • Rikka (立夏): Inizio dell’estate secondo il calendario solare giapponese.

Questo schema di intervista offre uno sguardo diretto sulla mente di un’esperta che coniuga mito, cultura e scienza, perfetto per il tuo dossier “L’universo visto dai giapponesi”. Se vuoi aggiungere approfondimenti o traduzioni in giapponese originale, dimmi pure!



Mediaset non è stata solo televisione, ma una leva di potere capace di trasformare la visibilità in fiducia, le aziende in marchi e il lavoro invisibile dietro le quinte in un’influenza che ha segnato un’epoca.

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