venerdì 30 maggio 2025

Gli 883 non sono solo musica, ma un pezzo indelebile della cultura pop italiana degli anni '90, capace di evocare nostalgia e generazioni intere."

 Il travolgente successo ottenuto dalla serie su Sky a loro dedicata, ci indica che gli 883 resteranno nella storia della musica italiana? Non so se resteranno negli annali della Musica italiana, anche perché, con rispetto parlando, ci sono band che hanno fatto letteralmente la storia. Penso ai Nomadi, i Pooh, i Dik Dik, ecc. Per non parlare poi dei cantautori davvero sono evergreen e multigenerazionali (De Andrè, Guccini, De Gregori, Battisti, Battiato, Venditti) di cui più i testi sono effettivamente poesie. Gli 883 furono senz'altro un gruppo che proponeva qualcosa di nuovo nel panorama di quegli anni, a partire dal loro esordio con "Hanno ucciso l'uomo ragno" che, come tematica, era decisamente originale. Oltretutto i supereroi allora non andavano ancora così tanto di moda, anche se l'Uomo Ragno (notare: non Spiderman!) lo conoscevano un po' tutti. A livello di testi, tranne eccezioni, sono comunque molto legati al loro tempo rispetto ad altri. Tutto ci parla degli anni '90: dalla moneta usata (il deca!), ai modi di dire giovanili, alle discoteche che andavano in voga (Celebrità), al rimpianto degli anni precedenti (gli anni), ecc. Alcune di queste, sentendole oggi, ci sembrerebbero parecchio datate, proprio perché appartenenti a quel periodo preciso che aveva nella mia generazione (fine anni '70 inizi '80) il loro target principale. Mentre, al contrario, i testi di Battiato, Branduardi, De Andrè, Guccini, ecc. sono così profondi e, in un certo senso, talmente fuori dal tempo, da sembrare decisamente più attuali dei loro. Musicalmente non erano male ma è indubbio che, per fare un esempio, il gruppo "Elio e le Storie tese" loro contemporaneo era decisamente superiore sia per quanto riguarda l'originalità e il virtuosismo che, uniti all'uso dell'ironia dei loro testi, li rende tuttora una pietra miliare della Musica italiana. Gli 883 e Max Pezzali pur avendo rappresentato molto tra gli anni 90 e i primi 2000 e avendo vinto moltissimi premi, non credo passeranno così alla Storia. Ammetto che io pur apprezzandoli tuttora, molto fa anche l'effetto-nostalgia. Una brevissima nota sulla serie TV a loro ispirata che sto vedendo in questi giorni. Premetto che di solito le Serie TV che guardo sono di genere molto diverso (SF, fantasy, thriller, horror, ecc.) ma questa la sto apprezzando molto. Oltre a essere ben fatta, ben recitata, con interpreti adeguati, (unico neo, l'attore che interpreta Repetto che dimostra molti più anni del 18enne che dovrebbe essere, a differenza di quello di Max che è molto più credibile nel ruolo), con un buon ritmo, ecc. a me piace perché mi evoca davvero gli anni '90 che sono stati così decisivi per la mia formazione, sia in senso positivo che negativo. Anni di illusioni e delusioni, ma anche le fondamenta che hanno costruito il me stesso di oggi, con i suoi pregi e difetti. Il fatto poi che sia ambientata prevalentemente tra Milano e Pavia, in zone che conosco piuttosto bene, me la fa apprezzare ancora di più. Quindi ci sta il fattore-nostalgia di cui sopra. Per me gli 883, assieme al Dylan Dog, ai Simpson, al Karaoke di Fiorello con il suo codino e ai Cavalieri dello Zodiaco, sono a livello pop gli anni '90 come poche altre cose!



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