sabato 3 maggio 2025

"Le porte che si chiuderanno a molti non sono quelle del destino, ma quelle dell’anima: c’è chi non le riconosce, chi le teme, chi cammina per anni accanto a muri senza finestre, convinto che l’unico mondo possibile sia quello che già conosce."

 Il testo che hai condiviso è ricco di simbolismi e invita a una riflessione profonda sull'essenza dell'essere, il tempo, e il rapporto tra l'effimero e l'eterno. Ecco un'interpretazione possibile, suddivisa in temi chiave:

### 1. **"Ciò che pensi di essere non è fisso"**  

L'identità è un'illusione dinamica. Ciò che definiamo "io" non è statico, ma un flusso di esperienze, pensieri e trasformazioni. Questo concetto richiama filosofie orientali (come il Buddhismo, dove l'"anatta" o "non-Sé" nega un'identità permanente) e prospettive esistenzialiste, secondo cui l'essere umano si costruisce attraverso le scelte e le azioni.  

**Approfondimento:** La fluidità dell'identità suggerisce che ogni momento è un'opportunità per ridefinirsi, ma anche per riconoscere che non c'è un nucleo immutabile da aggrappare.  

### 2. **"Ogni respiro è una porta"**  

Il respiro, atto fondamentale della vita, diventa metafora di transizione. Ogni inspirazione ed espirazione è un passaggio: tra vita e morte, tra conscio e inconscio, tra il mondo interiore e quello esteriore.  

**Paradosso:** Le "porte" (opportunità, cambiamenti) sono infinite, ma il testo invita a non focalizzarsi su di esse. Perché? Perché la vera essenza non risiede nel movimento attraverso le porte, ma nella radice da cui nascono.  

### 3. **"La terra sotto i piedi"**  

La "terra" simboleggia la realtà ultima, il fondamento che sostiene tutto. È ciò che esiste prima delle porte, delle scelte, delle identità. Potrebbe rappresentare:  

- **Il presente:** L'unico momento reale, al di là del passato e del futuro.  

- **La natura primordiale:** L'essenza non condizionata da pensieri o illusioni (in alcune tradizioni mistiche, come l'Advaita Vedanta, è il "Brahman", il fondamento immanifesto).  

- **Il corpo e la materia:** La fisicità che ci radica, spesso dimenticata in un mondo di astrazioni.  

### 4. **"Le porte un giorno saranno tutte chiuse"**  

Tutte le opportunità, le vie, le identità, sono temporanee. La chiusura delle porte potrebbe alludere:  

- **Alla morte:** Fine di ogni percorso individuale.  

- **Alla trascendenza:** Un ritorno all'unità, oltre le dualità (porte = separazioni).  

- **Alla vanità dell'attaccamento:** Cercare risposte nelle "porte" esterne è futile, poiché tutto ciò che nasce deve anche finire.  

### 5. **Sintesi: Oltre le metafore**  

Il testo sembra suggerire un percorso di **liberazione**:  

- **Primo passo:** Riconoscere l'instabilità dell'io ("non è fisso").  

- **Secondo passo:** Non aggrapparsi alle "porte" (desideri, progetti, identità), ma tornare alla "terra" (consapevolezza pura, quiete, presenza).  

- **Terzo passo:** Accettare la finitezza di tutte le cose, trovando pace nell'essenza che precede e sopravvive a ogni porta.  

### Collegamenti filosofici/spirituali:  

- **Zen:** "La forma è vuoto, il vuoto è forma" – le porte (forme) sono vuote di sostanza autonoma; la "terra" è il vuoto da cui tutto emerge.  

- **Eckhart Tolle:** Il "potere di adesso" come unica realtà, al di là delle proiezioni mentali.  

- **Eraclito:** "Tutto scorre" (panta rhei) – l'impermanenza come legge universale.  

**Domanda finale:** Se tutte le porte si chiuderanno, cosa resta? Forse solo la consapevolezza di essere già, da sempre, la "terra" che osserva le porte aprirsi e chiudersi.




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