venerdì 16 maggio 2025

"Per scrivere la tua vita, devi prima bruciare il copione: solo nel silenzio delle regole spezzate troverai il coraggio di danzare coi tuoi sogni e chiamarli libertà."

 Il concetto de **"Il Copione"** a cui ti riferisci può essere interpretato come una metafora delle aspettative sociali, delle norme culturali e dei ruoli predefiniti che, spesso inconsciamente, interiorizziamo fin dall’infanzia. Questo "copione" diventa una trappola esistenziale: un insieme di regole, doveri e maschere che rischiano di soffocare l’autenticità, riducendo la vita a una performance ripetitiva. Per realizzare i propri sogni e abbracciare una felicità genuina, è necessario **smettere di recitare** e riscrivere la propria storia. Approfondiamo.

### 1. **Il peso del Copione: perché è così difficile sfuggirgli?**

   - **Radici culturali e familiari**: Il copione nasce da ciò che la società definisce "successo" (carriera, famiglia, status) e dalle proiezioni dei genitori o delle comunità. Diventa una prigione dorata, dove la paura del giudizio o del fallimento ci trattiene dall’esplorare alternative.

   - **Comfort dell’abitudine**: Seguire il copione dà un’illusione di sicurezza. Rompere lo schema richiede coraggio, perché implica affrontare l’ignoto e accettare di essere "incompresi".

   - **Identità fittizia**: Molti confondono il copione con la propria essenza ("Sono un avvocato perché mio padre lo voleva"), perdendo di vista chi sono al di là dei ruoli.

### 2. **La "semplicità contraddittoria del essere non"**

   La frase evoca un paradosso: **essere autentici richiede di "non essere" ciò che gli altri si aspettano**.  

   - **Semplice**, perché la verità di sé è liberatoria, come togliersi una maschera.  

   - **Contraddittorio**, perché per farlo devi negare ciò che è stato imposto, generando conflitto interiore ed esteriore.  

   Esempio: Rinunciare a un lavoro prestigioso per dedicarti all’arte potrebbe sembrare "folle" agli occhi del mondo, ma è un atto di coerenza con il tuo vero io.

### 3. **Scoprire le "longitudini" personali**

   La **longitudine**, nella navigazione, determina la posizione unica di un punto sulla Terra. Metaforicamente, scoprire le proprie longitudini significa:

   - **Mappare i propri valori**: Cosa ti fa sentire vivo al di là delle lusinghe esterne?  

   - **Accettare le contraddizioni**: Essere ambiziosi e fragili, razionali e creativi, è umano.  

   - **Esplorare il non detto**: Le passioni represse, le paure nascoste, i sogni dimenticati.  

   Un esercizio utile: scrivere una lettera al sé adolescente, chiedendogli cosa avrebbe voluto diventare.

### 4. **Garantire la "vera storia di se stessi"**

   Per riscrivere il copione, servono:

   - **Disobbedienza creativa**: Come suggeriva lo psicologo James Hillman, ogni vita ha un "daimon", un’essenza unica che chiede di essere realizzata. Ignorarlo porta a una crisi di significato.  

   - **Vulnerabilità**: Come scrive Brené Brown, mostrarsi imperfetti è il primo passo per connettersi alla propria verità.  

   - **Pratica quotidiana**: Piccoli atti di ribellione (dire "no", sperimentare hobby "inutili", ascoltare l’intuizione) sgretolano gradualmente il copione.

### 5. **Il prezzo e la ricompensa**

   Sfuggire al copione non è indolore:  

   - **Solitudine**: Chi esce dal gregge spesso viene criticato o isolato.  

   - **Responsabilità**: Senza un copione, devi inventare ogni giorno la tua strada.  

   Ma la ricompensa è **libertà**: come scriveva Nietzsche, "Diventa ciò che sei". La felicità autentica nasce dall’allineamento tra azioni e essenza, non dall’applauso sociale.

### Conclusione: Una rivoluzione silenziosa

   Abbandonare il copione non è un rifiuto della società, ma un atto d’amore verso se stessi. Richiede di sostituire il "dovrei" con l’"voglio", trasformando la vita da sceneggiatura prestabilita a poesia in continua scrittura. Come scriveva Rilke: *"La vita giusta si fa con pazienza, tessendo i fili della propria natura in un tessuto unico"*.  

   Inizia chiedendoti: **Quale riga del copione posso cancellare oggi?**



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