mercoledì 16 luglio 2025

«Dalle rigide regole simboliche al coordinamento fluido di agenti specializzati, l’evoluzione dell’IA è la storia di un’intelligenza che impara non solo a ragionare, ma a collaborare.»

 


Dalle regole al coordinamento: una mappa evolutiva dell’IA (1956 → 2025)

Gazzetta Quantica · PasseggiaConNoi


Introduzione

In meno di settant’anni l’intelligenza artificiale ha cambiato pelle quattro volte.
Siamo partiti da sistemi a logica simbolica, siamo esplosi con il deep learning, abbiamo scoperto la potenza dei LLM + RAG e, oggi, stiamo imparando a far collaborare più agenti tramite protocolli di contesto e di comunicazione. Questa guida ripercorre ogni “era” spiegando:

  1. cosa la definisce,

  2. i framework e gli strumenti chiave,

  3. i principali limiti,

  4. i casi d’uso reali lungo l’intero stack di AI,

  5. il filo rosso che ci ha portati dalle regole → al ragionamento → al coordinamento.


1. L’era delle Regole (1956-2010)

Aspetto Dettagli
Definizione Manipolazione esplicita di simboli e regole IF-THEN.
Framework storici Lisp, Prolog, CLIPS, OPS, rule-engine aziendali.
Limiti principali Fragilità (brittleness), “knowledge-engineering bottleneck”, scarsa scalabilità.
Casi d’uso MYCIN (diagnosi infettive), DENDRAL (chimica), configuratori di prodotto, sistemi esperti bancari e assicurativi.

La logica simbolica era potente per domini ristretti, ma falliva appena il mondo reale diventava troppo complesso o i dati troppo rumorosi. (Medium)


2. L’era del Deep Learning & dei Transformer (2012-2019)

Aspetto Dettagli
Definizione Reti neurali profonde che apprendono rappresentazioni gerarchiche; dal 2017, architetture Transformer per sequenze lunghe.
Momenti chiave AlexNet vince ImageNet (2012) → rivoluzione GPU; “Attention Is All You Need” introduce il Transformer (2017). (Pinecone, The New Yorker)
Framework TensorFlow, PyTorch, Keras, Hugging Face Transformers.
Limiti Fame di dati/compute, opacità del modello, bias nei dataset, costi energetici.
Casi d’uso Visione (riconoscimento facciale), traduzione neurale, riconoscimento vocale, recommendation engine, diagnostica medicale (radiologie).

L’ingrediente segreto fu la scalabilità GPU: addestrare reti sempre più profonde rese fattibile ciò che negli anni ‘90 era solo teoria. (The New Yorker)


3. L’era dei LLM + RAG (2020-2024)

Aspetto Dettagli
Definizione Modelli linguistici con decine-centinaia di miliardi di parametri, potenziati dal Retrieval-Augmented Generation che recupera conoscenza esterna in tempo reale.
Framework GPT-4/-5 (OpenAI), Claude (Anthropic), Llama-3 (Meta); LangChain, LlamaIndex, Pinecone/Weaviate per il retrieval.
Limiti Hallucination, qualità del retrieval, freschezza dei dati, costi di inferenza; necessità di pipeline di valutazione continua. (Wall Street Journal)
Casi d’uso Chatbot aziendali, ricerca legale, supporto clienti, co-pilot di programmazione, analisi di documenti finanziari.

RAG ha permesso ai modelli di “sapere quello che non sanno”, fondendo generazione e ricerca su knowledge base proprietarie. (Chitika Trends, Eden AI)


4. L’era dei Sistemi Multi-Agente & dei Protocolli (2024-2025)

Aspetto Dettagli
Definizione Colonie di agenti LLM specializzati che si scambiano messaggi, memoria e tool. L’attenzione si sposta dal singolo modello al coordinamento.
Protocolli chiave MCP – Model Context Protocol (standardizza l’iniezione di contesto nei modelli, «USB-C per l’AI») (Model Context Protocol, Wikipedia, Axios) A2A – Agent-to-Agent Protocol (interoperabilità sicura tra agenti) (Google Developers Blog, A2A Protocol)
Framework LangGraph (orchestrazione a grafo) (LangChain, LangChain Blog), CrewAI, AutoGen, Dify (low-code) (Medium, Firecrawl)
Limiti Complessità emergente, bisogno di metodi di safety/ethics “a sistema”, rischio di prompt-injection cross-agent, governance e osservabilità.
Casi d’uso Processi aziendali end-to-end (es. supply-chain), data-pipelines autonome, distribuzione di carichi su GPU/TPU, “copiloti di dipartimento” che collaborano, gestione di knowledge graph dinamici.

Il paradigma si ispira a micro-servizi: ogni agente fa poco ma bene, MCP fornisce i dati giusti al momento giusto e A2A permette negoziazione e delega. Il risultato? Dai chatbot si passa a ecosistemi di intelligenze che pianificano, eseguono e si autoregolano.


Perché conta il coordinamento?

  • Scalabilità cognitiva: dividere e specializzare riduce il context window tax.

  • Robustezza: se un agente fallisce, il sistema può riallinearsi o sostituirlo.

  • Governance: protocolli aperti → auditing, logging, controlli di sicurezza.

  • Time-to-value: team diversi (marketing, finanza, IT) possono scegliere o costruire il proprio crew senza riscrivere modelli.


Conclusioni e consigli per i builder

Se vuoi… Parti da… Passa poi a…
Sperimentare rapidamente ChatGPT o Claude con funzioni integrate LangChain o LlamaIndex per prototipi RAG
Costruire pipeline robuste LangGraph per orchestrazione CrewAI per ruoli & task espliciti Integra MCP per context injection uniforme
Far dialogare molti agenti Implementa A2A o layer simili su WebSockets/EventBus Aggiungi policy di autorizzazione + osservabilità
Ridurre costi & rischio Retrieval su knowledge base mirate Monitoraggio continuo delle performance e detox del training data

Take-away: la storia dell’IA non è (solo) un salto di accuratezza: è un’evoluzione di paradigmi organizzativi. Dopo le regole (determinismo) e il ragionamento (statistica), stiamo entrando nell’era del coordinamento – dove l’intelligenza emerge dalla collaborazione standardizzata di molti agenti specializzati.

Preparati a progettare architetture dove i modelli parlano, si ascoltano e decidono insieme: sarà lì che nasceranno le prossime killer-app dell’AI.

Buona sperimentazione da Gazzetta Quantica – PasseggiaConNoi!



Nessun commento:

Posta un commento

Mediaset non è stata solo televisione, ma una leva di potere capace di trasformare la visibilità in fiducia, le aziende in marchi e il lavoro invisibile dietro le quinte in un’influenza che ha segnato un’epoca.

  Mediaset: il grande potere televisivo che ha plasmato l’immaginario collettivo e il mercato Per decenni Mediaset non è stata soltanto una ...