L’acqua che ci abita
Dal mitocondrio alla luce del sole: un viaggio dentro la “vera” idratazione
1. Perché parlare di “acqua corporea”
Quando pensiamo all’idratazione immaginiamo subito la bottiglia o la borraccia. Eppure la porzione più preziosa dell’acqua che ci mantiene in vita – quella che rende possibile ogni reazione biochimica – si forma, circola e si struttura dentro di noi. Conoscerla significa capire:
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quanta acqua possediamo;
-
da dove proviene (non solo dai bicchieri);
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come si trasforma grazie a cibo, metabolismo e luce.
2. Quanta acqua c’è nel corpo?
In media un adulto di 70 kg contiene poco più di 42 litri di acqua, distribuiti così:
| Comparto | Volume | % acqua totale |
|---|---|---|
| Intracellulare | ~28 L | 67 % |
| Spazio interstiziale | ~10,5 L | 25 % |
| Plasma | ~3,5 L | 8 % |
Queste proporzioni variano con età, sesso e composizione corporea (più massa grassa → meno acqua). (MSD Manuals)
3. Le tre fonti di acqua “non da bottiglia”
3.1 Acqua endogena (o metabolica)
Ogni giorno i nostri mitocondri producono circa 250‑350 mL di acqua “nuova” ossidando nutrienti:
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Carboidrati: 0,6 g H₂O/g ossidato
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Grassi: 1,1 g H₂O/g
-
Proteine: 0,4 g H₂O/g
Questo flusso interno cresce con l’attività fisica (maggiore richiesta di ATP → più elettroni → più H₂O). (asl3nuoro.it)
3.2 Acqua dagli alimenti
La frutta e la verdura sono piccole “sacche” d’acqua biologicamente pronta all’uso, arricchita di elettroliti e fitonutrienti che ne facilitano l’assorbimento:
| Alimento | % acqua |
|---|---|
| Cetriolo | 96 % (Casapappagallo) |
| Lattuga iceberg | 95 % (Tisanoreica Brescia) |
| Anguria | 92 % (igeasalute.it) |
In media, 20‑30 % dell’idratazione quotidiana dovrebbe arrivare proprio da questi cibi. (Il Fatto Alimentare)
3.3 Acqua “fotonica”: la struttura che nasce dalla luce
L’acqua intracellulare non è sempre un liquido indistinto. A contatto con superfici idrofile (proteine, membrane) e sotto stimolo infrarosso forma domini ordinati chiamati Exclusion Zone (EZ) water, la cosiddetta “quarta fase”. (Nature)
4. Dentro la cellula: la quarta fase dell’acqua
Gli studi più recenti mostrano che la luce infrarossa (IR) amplifica la crescita dell’EZ, creando una sorta di “gel” caricato negativamente che:
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immagazzina energia come un micro‑condensatore;
-
facilita il trasporto di protoni ed elettroni, quindi la produzione di ATP;
-
agisce da filtro naturale, escludendo tossine e particolati.
La presenza di EZ water è stata osservata non solo in laboratorio ma anche nei vasi xilematici delle piante, suggerendo un ruolo chiave nel movimento dei fluidi. (Nature)
5. Il ruolo (spesso ignorato) del sole
La stessa radiazione IR che penetra qualche millimetro sotto la pelle arriva gratis con il sole del mattino e del tardo pomeriggio, oppure con strumenti come le saune a infrarossi. L’esposizione regolare:
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Espande l’EZ nei tessuti, migliorando l’idratazione profonda;
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Potenzia la micro‑circolazione e lo smaltimento dei metaboliti;
-
Sincronizza l’orologio circadiano aumentando l’efficienza mitocondriale. (Heal with Heat)
6. Bilancio idrico: entrate e uscite
| Percorso | Ingresso medio | Uscita media |
|---|---|---|
| Bevande | 1,6‑2 L | — |
| Alimenti | 0,6‑0,8 L | — |
| Acqua metabolica | 0,3 L | — |
| Totale | ≈2,5 L | ≈2,5 L |
Le perdite avvengono per:
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Reni 1,2‑1,5 L
-
Cute (sudore/evaporazione) 0,5‑0,6 L
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Polmoni 0,3‑0,4 L
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Feci 0,1‑0,2 L (Nurse24.it)
7. Miti da sfatare
| Mito | Realtà |
|---|---|
| “Serve solo bere 2 L d’acqua al giorno” | Il fabbisogno varia con clima, dieta, attività. Conta anche l’acqua endogena e quella alimentare. |
| “L’acqua strutturata in bottiglia cura qualsivoglia malattia” | La ricerca su EZ water riguarda fenomeni intracellulari; non ci sono prove solide che un’acqua “caricata” resti tale dopo ingestione. |
| “Più acqua = niente ritenzione” | La ritenzione dipende da ormoni, sodio, stato linfatico. Bere oltre il fabbisogno non la elimina magicamente. |
8. Strategie pratiche per potenziare la tua “acqua interna”
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Riempire il piatto di idro‑alimenti
– Almeno 5 porzioni di frutta e verdura ad alto contenuto d’acqua ogni giorno. -
Favorire la flessibilità metabolica
– Allenamento a bassa intensità e digiuni controllati aumentano l’ossidazione dei grassi → più acqua metabolica. -
Esporsi al sole del mattino (10‑15 min)
– Ottieni IR + reset circadiano; bonus vitamina D. -
Curare gli elettroliti
– Sodio, potassio, magnesio facilitano l’ingresso dell’acqua nelle cellule via pompe ioniche. -
Dare respiro all’EZ
– Bagni caldi, saune a infrarossi, passeggiate a piedi nudi (grounding) sostengono la carica elettrica dei fluidi. -
Dormire in ambiente fresco e buio
– Il sonno profondo favorisce l’omeostasi idrica renale‑ormonale.
9. Conclusione
L’acqua che beviamo è solo l’inizio: la vera idratazione si gioca tra mitocondri, membrane e raggi di sole. Integrare fonti alimentari ricche d’acqua, stimolare la produzione metabolica e sfruttare la luce infrarossa significa:
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cellule più energetiche,
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detossificazione più efficace,
-
equilibrio elettrolitico naturale.
In altre parole, non si tratta di “quanta” acqua bevi, ma di quanta acqua trasformi e come la strutturi nel tuo organismo.
(Questo articolo ha finalità divulgative e non sostituisce il parere di un professionista sanitario.)
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