giovedì 10 luglio 2025

Tra indizi celati nei ghiacci trans-nettuniani e l’attesa dei primi scatti del Rubin Observatory, la caccia a Pianeta X resta il mistero cosmico più affascinante del nostro tempo.

 Planet Nine Likely to Be Found Within a Decade | Space

Benvenuti alla Gazzetta Quantica di PasseggiaConNoi

Oggi facciamo un salto nell’estrema periferia del Sistema Solare per fare il punto su “Pianeta X”, alias Planet Nine: la sua storia, gli indizi più freschi e ciò che ci aspetta nei prossimi anni.


1. Da Lowell a Batygin & Brown: come nasce l’idea

Il nome “Planet X” fu coniato a inizio ‘900 da Percival Lowell per spiegare anomalie nelle orbite di Urano e Nettuno; la caccia portò in realtà a scoprire Plutone nel 1930. Nel 2016 Konstantin Batygin e Michael Brown rivisitarono il concetto, ribattezzandolo Planet Nine: un corpo 5-10 volte la massa terrestre su un’orbita ellittica di 10-20 mila anni, capace di “raggruppare” alcune orbite di oggetti trans-nettuniani estremi (ETNO). (Wikipedia)


2. Gli indizi dinamici: ETNO in formazione compatta

Diverse piccole “rocce ghiacciate” oltre i 250 AU mostrano perieli e piani orbitali insolitamente allineati. Simulazioni numeriche indicano che un pianeta massiccio lontano potrebbe spiegare il fenomeno meglio di incontri con stelle di passaggio o caos statistico; la probabilità che l’allineamento sia casuale scenderebbe sotto l’1 %. (arXiv)


3. Novità 2025: un puntino infrarosso in IRAS & AKARI

Un team guidato da Terry Long Phan ha analizzato gli archivi delle missioni IRAS (1983) e AKARI (2006-11). Hanno trovato la stessa sorgente infrarossa che si sposta di ~47′ in 23 anni, pari a un’orbita di ~700 AU: la massa stimata sarebbe “oltre Nettuno”. L’oggetto resta da confermare ma è il candidato più promettente finora. (Space, arXiv)


4. Ma c’è chi rema contro: la scoperta di 2017 OF201

Nel maggio 2025 una squadra in cerca di Planet Nine ha invece scovato 2017 OF201, probabile nuovo pianeta nano. La sua orbita non segue l’allineamento che motivava Planet Nine, rafforzando l’idea che il clustering degli ETNO possa essere un artefatto di bias osservativi. (CBS News)


5. Il futuro prossimo: la macchina dei sogni Rubin

La Vera C. Rubin Observatory (Cile) ha appena pubblicato le prime immagini e inizierà il Legacy Survey of Space and Time entro fine 2025. Con 3 200 MP e 1 000 scatti a notte, gli scienziati stimano un 70-80 % di probabilità di avvistare direttamente Planet Nine (o, per lo meno, di chiudere definitivamente il caso) entro pochi anni. (WIRED)


6. Controversie e alternative

  • Bias di scoperta: grandi survey come OSSOS e DES, correggendo i bias, non vedono clustering significativo; alcuni ricercatori ritengono l’ipotesi “P9” sempre meno necessaria. (Wikipedia)

  • Altre spiegazioni: migrazione primordiale di Nettuno, o antichi incontri con stelle/planet-esuli, potrebbero aver scolpito le orbite attuali senza un nono pianeta. (High Point Scientific)


7. Cosa guardare nei prossimi mesi

Attività Quando Perché è importante
Follow-up ottico/IR sul candidato IRAS-AKARI 2025-26 Serve una terza epoca per calcolare l’orbita e confermare la natura planetaria
Primo anno LSST (Rubin) 2026-27 Copertura totale del cielo australe ogni 3-4 giorni: caccia sistematica a oggetti debolissimi
Lancio Roman Space Telescope 2027 Imaging IR profondo ad ampissimo campo, ulteriore possibilità di avvistamento

In sintesi

Il “fantasma” di Pianeta X non è ancora stato catturato, ma il 2025 ha portato il miglior candidato osservativo di sempre – e, paradossalmente, nuovi dati che ne mettono in dubbio la necessità. Con Rubin pronta a setacciare il cielo, la prossima manciata d’anni sarà decisiva: o un nuovo mondo entrerà ufficialmente nei nostri atlanti, oppure la comunità scientifica dovrà archiviare (o riformulare) uno degli enigmi più affascinanti dell’astronomia moderna.

Restate con noi per i prossimi numeri della Gazzetta Quantica: la caccia continua!



Nessun commento:

Posta un commento

Mediaset non è stata solo televisione, ma una leva di potere capace di trasformare la visibilità in fiducia, le aziende in marchi e il lavoro invisibile dietro le quinte in un’influenza che ha segnato un’epoca.

  Mediaset: il grande potere televisivo che ha plasmato l’immaginario collettivo e il mercato Per decenni Mediaset non è stata soltanto una ...