martedì 5 agosto 2025

Jérôme Mage ha rivoluzionato l’occhialeria di lusso con montature scultoree in tiratura limitata che fondono artigianato giapponese e storytelling cinematografico, trasformando ogni pezzo Jacques Marie Mage in un’icona da collezione.

 

1. Le origini di Jérôme Mage

  • Nato nella regione francese dell’Alvernia, Mage si trasferisce a Los Angeles a vent’anni, attratto dal lifestyle californiano e dall’action-sports design (motocross, snowboard) che segnerà il suo primo lavoro da creativo.(The Business of Fashion, GQ)

  • L’eccentricità – taglio di capelli à la mohican, completi Celine Homme sartorialissimi – diventa parte integrante del suo “personaggio-marca”, ma la cifra distintiva resta la curiosità per arte, storia, cinema e cultura pop.(Mr Porter)

2. La nascita di Jacques Marie Mage (JMM)

  • Il brand prende forma nel 2014 (prima collezione 2015) con l’obiettivo di rivitalizzare l’occhiale bold in un mercato dominato dal minimalismo.(Wikipedia)

  • Nome, produzione e posizionamento riflettono la sua filosofia: micro-produzioni (mai più di 500 pezzi per colore), numerate e corredate da card di autenticità.(Wikipedia)

3. Artigianato giapponese & processo produttivo

  • Disegno a L.A., manifattura in Giappone e (alcune serie) in Italia. Ogni montatura richiede ≈ 300 passaggi, 18 mesi e quasi 100 artigiani, fra acetato Takiron da 10 mm, beta-titanio e dettagli in argento o oro 18 k.(Jacques Marie Mage, Wikipedia)

  • Gli iconici “arrow hinges” e i wire-core incisi a mano derivano da tecniche tradizionali giapponesi adattate a macchine post-belliche (altre citazioni nell’intervista Seen).(Seen Opticians)

4. Storytelling nei modelli

Modello Ispirazione Curiosità
DEALAN Bob Dylan, tour ’66 Cat-eye maschile che ha rilanciato lo spessore “thick acetate”.(triscoffin.com)
ZEPHIRIN Papa Zephyrinus & intellettuali pre-WWII Campione di proporzioni ridotte, scelto da Brad Pitt in “Babylon”.(Jacques Marie Mage, my eye gems)
AKIRA Cinema di Kurosawa Lenti ametista, cult tra collezionisti.(GQ)
MOLINO, FELLINI, LEONARD Architettura italiana, Federico Fellini, Leonard Cohen Ogni nome rimanda a un frame narrativo ben preciso.

5. Prezzi, distribuzione e posizionamento

  • Fascia 800 – 2.000 USD a seconda di materiali e tiratura.(GQ)

  • Vendita selettiva: circa 150 retailer indipendenti worldwide, JMM Gallery a L.A. + nuove boutique a Milano e Londra (2025).(GQ)

  • Mage rifiuta la logica del “duty-free luxury” («un luxury store in aeroporto significa che il lusso è morto»).(Mr Porter)

6. Celebrity & collaborazioni speciali

Anno Partner Note
2021-24 Jeff Goldblum Tre capsule; l’attore le definisce “pezzi signature”.(Wikipedia)
2024 Jeremy Strong – Duende Acetato giapponese, chap-book di García Lorca allegato.(GQ)
2020-25 George Cortina, Olivier Theyskens, Kate Bosworth, Enfants Riches Déprimés Progetti editoriali e micro-linee numerate.(Wikipedia)

A portare JMM sui red carpet e nei look paparazzati ci sono Brad Pitt, Beyoncé, Timothée Chalamet, Rihanna, LeBron James e decine di stylist che cercano “pezzi statement” difficili da reperire.(my eye gems, GQ)

7. Stewardship & impegno ambientale

  • Mage visita Yellowstone dal 2012: nasce il programma Bison Conservation & Transfer in partnership con Yellowstone Forever e tribù Native, per trasferire bisonti sani invece di abbatterli.(Jacques Marie Mage, Yellowstone Forever)

  • Campagne narrative dedicate ai lupi del parco (“Old Wolf’s Tale”) e al Tribal Heritage Center sostengono educazione e conservazione tramite collezioni capsule e donazioni fisse.(Jacques Marie Mage, Jacques Marie Mage)

8. Presente e futuro

  • Espansione controllata in gioielleria, piccola pelletteria e – indizio da Mage stesso – possibili orologi da collezione, senza compromettere la scarsità dell’occhiale.(GQ, Seen Opticians)

  • Continuerà la ricerca su nuovi materiali (bio-acetati, titanio riciclato) e su palette cromatiche derivate dagli anni ’70-’80 (“Burlwood” è l’ultimo esempio).(Seen Opticians)


In sintesi, Jérôme Mage ha riscritto le regole del luxury eyewear con un mix di narrativa storica, artigianato giapponese d’élite e strategia di scarsità: un approccio che trasforma ogni montatura in pezzo da collezione e alimenta un culto globale fra celebrity, collezionisti e amatori esigenti.




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