venerdì 26 settembre 2025

Ci sono importanti sotto-domande racchiuse in quella domanda. Prendiamo la "comprensione reciproca". Mettete da parte il "non biologico" per il momento, e prendete in considerazione un'intelligenza biologica significativa - un gorilla per esempio

 Ci sono importanti sotto-domande racchiuse in quella domanda. Prendiamo la "comprensione reciproca". Mettete da parte il "non biologico" per il momento, e prendete in considerazione un'intelligenza biologica significativa - un gorilla per esempio (mi viene in mente Koko, che ha padroneggiato centinaia di segni della lingua dei segni umana). Cosa si qualificherebbe come prova che un gorilla ha raggiunto la "comprensione reciproca" con l'umanità? Il termine popolare "veramente senziente" di solito implica "si sente internamente cosciente come un essere umano trova familiare", ma questo non può mai essere misurato direttamente. Quando vedo quelli che sembrano essere "altri esseri umani coscienti", presumo che essi sperimentino la coscienza come me, sapendo che siamo della stessa specie e che sarebbe il massimo del solipsismo immaginare che io sia l'unico "veramente cosciente", e che tutti gli altri esseri umani stiano semplicemente imitando la coscienza. Ma al di là di questa "connessione animale", tutto ciò che abbiamo sono misure esterne, "correlati" alla coscienza. Se entro in una stanza e un'altra persona mi vede e mi saluta per nome, presumo che sia cosciente. Se entro in una stanza e un robot mi vede e mi saluta per nome, non presumo che sia cosciente. (Sono "funzionalmente coscienti" - esibiscono i comportamenti che sono correlati alla coscienza, ma questo è tutto ciò che possiamo ottenere.) Questo rende doppiamente difficile rispondere alla domanda posta: non possiamo effettivamente sapere quando esiste un'entità veramente senziente, non biologica, e anche se potessimo, il termine "comprensione reciproca" non è definito con precisione. Si deve operare su "osservabili". Se si riesce ad articolare quali prove osservabili indicherebbero (almeno) fortemente la "comprensione reciproca", potremmo fare progressi. Sfortunatamente, sono dell'opinione che non ci sia un "limite superiore" a quanto abilmente un'entità non senziente possa manifestare "comportamenti senzienti". Quindi, potrebbe non esserci modo di rispondere a questa domanda, né in modo affermativo né negativo. E' per questo motivo che temo una crisi sociologica imminente. Ci saranno sempre più realistici "sintetici" in grado di emozionarsi esattamente come gli esseri umani, e alcune persone sosterranno che va bene (o almeno è "legale") torturarli, perché stanno solo imitando la paura e il dolore mentre urlano, mentre altri cercheranno di criminalizzare tale abuso, sostenendo che se non possiamo sapere con certezza dove esiste la "vera senzienza", Non dovremmo assumere comportamenti che rischiano di danneggiare le creature senzienti. Questa potrebbe diventare "LA" guerra di religione del 21° secolo.

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