Onestà e Verità: la Porta e l’Oltre
“L’onestà rivela la tua prospettiva. La verità rivela ciò che è.”
Viviamo in un tempo in cui queste due parole vengono spesso confuse, mescolate o persino sovrapposte. Eppure tra loro esiste una differenza radicale, che può cambiare il modo in cui guardiamo alla nostra vita, alle relazioni e persino al senso che diamo al mondo.
L’onestà: la voce della prospettiva
Essere onesti significa dire ciò che si percepisce, senza maschere. È il coraggio di condividere il proprio punto di vista, anche quando è imperfetto o incompleto.
L’onestà non è infallibile:
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possiamo raccontare sinceramente qualcosa che crediamo vero, ma che in realtà è solo una nostra interpretazione;
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possiamo essere trasparenti ma limitati, perché ogni prospettiva nasce da un angolo di visione.
Eppure, proprio per questo, l’onestà è preziosa. È la porta d’ingresso che apre verso un dialogo autentico. Se nessuno varca quella soglia, non può nemmeno iniziare il cammino verso la verità.
La verità: ciò che resta oltre
Se l’onestà è voce, la verità è silenzio. Non ha bisogno di essere difesa, non chiede giustificazioni, non si piega a opinioni.
La verità è ciò che è, indipendentemente da ciò che pensiamo di essa. Non appartiene a nessuno, eppure chi la riconosce sente di appartenervi.
È ferma, intera, quieta. Non dipende dalla nostra prospettiva, ma può rivelarsi a chi ha la pazienza di spogliarsi delle proprie convinzioni e osservare senza filtri.
L’onestà come cammino
Si potrebbe pensare che l’onestà sia solo un’anticamera. In realtà è molto di più: è la disciplina del cuore che prepara al silenzio della verità.
Ogni volta che scegliamo di essere onesti, anche a costo di ammettere un errore, alleniamo il nostro sguardo a distinguere tra l’opinione e ciò che è.
L’onestà non garantisce la verità, ma ci avvicina a essa. È come un ponte che ci permette di attraversare le illusioni per intravedere ciò che attende oltre.
Verità e onestà nella vita quotidiana
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Nelle relazioni: l’onestà crea fiducia, la verità crea radici.
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Nella crescita personale: l’onestà ci permette di riconoscere i nostri limiti, la verità ci mostra che siamo più dei nostri limiti.
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Nella società: l’onestà costruisce dialogo, la verità costruisce senso comune.
Conclusione: dalla soglia all’abisso
Essere onesti è come varcare la porta di una casa. Non sempre ciò che vediamo dentro è la verità intera, ma senza quel gesto iniziale non arriveremo mai oltre la soglia.
La verità non ha bisogno di essere gridata: è già presente, silenziosa e completa. Sta a noi fare il passo di attraversare la porta dell’onestà e avere il coraggio di sostare nell’oltre, lì dove la realtà non dipende più dal nostro dire, ma semplicemente è.
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