sabato 4 ottobre 2025

La mente inventa storie, ma tu sei il silenzio che le ascolta.



La Mente: il Narratore Invisibile del Presente

Che cos’è la mente?
Domanda semplice, risposta infinita.

La mente è un narratore instancabile. Tesse storie di ciò che è stato e di ciò che sarà, unendo passato e futuro in un falso Adesso. Inventa continuità dove c’è solo flusso, costruisce identità dove c’è solo esperienza. Ci racconta chi siamo, ma raramente tace abbastanza da permetterci di scoprirlo davvero.

Il grande specchio macchiato

Immaginala come uno specchio: la sua funzione naturale è riflettere.
Riflettere la realtà, così com’è.
Ma nel riflesso della mente appaiono spesso macchie di pensiero — giudizi, paure, desideri, rimpianti.
Non sono errori, sono il modo in cui la mente tenta di proteggerti. Ti copre gli occhi con le sue storie, sperando di risparmiarti la vertigine del vuoto.
Eppure è proprio nel vuoto che brilla la chiarezza.

Quando la mente si quieta, il mondo non scompare: diventa più nitido.
Le cose tornano semplici, la vita torna viva.

Un cielo pieno di nuvole

La mente è anche un cielo: vasto, spazioso, senza confini.
Ma il suo spazio è spesso nascosto dalle nuvole dei pensieri.
Ogni nuvola è un “io”: io voglio, io temo, io penso.
Siamo così abituati a guardare le nuvole che dimentichiamo il cielo dietro di esse.
Eppure, per quanto scura sia una tempesta, il cielo non viene mai toccato dalla pioggia.
Allo stesso modo, la coscienza che sei rimane intatta, immobile, limpida.

Non sei la mente

La più grande illusione è credere di essere ciò che attraversa la mente.
Ma tu non sei i tuoi pensieri, come non sei le nuvole che passano sopra la tua testa.
Tu sei lo spazio che li ospita. Sei la presenza silenziosa che li osserva nascere e svanire.

Quando la mente smette di attaccare, di commentare, di voler controllare, accade qualcosa di semplice e rivoluzionario:
sei libero.

Libero di sentire.
Libero di vedere.
Libero di essere.

Il riposo della mente

La mente non è un nemico.
È solo stanca di dover raccontare tutto, di dover spiegare l’inspiegabile.
Quando finalmente riposa, la Verità risplende da sola.
È una luce che non ha bisogno di parole, un silenzio che non pesa.
È il momento in cui il falso Adesso si dissolve, e tu ti ritrovi nel solo tempo reale che esiste: questo istante.


Conclusione

La mente è un meraviglioso strumento, ma un pessimo padrone.
Quando la smetti di credere a tutte le sue storie, scopri che la vita non ha bisogno di essere interpretata — solo vissuta.

Il cammino verso la libertà non passa dal pensare di più, ma dal pensare meno.
Dall’imparare a vedere, senza più dover tradurre ogni cosa in parole.

E in quel silenzio, finalmente, sei.




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