venerdì 3 ottobre 2025

"Non cercare la luce fuori da te: sei già il cielo che illumina ogni onda, oltre il velo dei pensieri."

 Titolo: Sei già illuminato – Il paradosso della ricerca spirituale

Nel cuore di ogni autentico insegnamento spirituale vibra una frase tanto semplice quanto destabilizzante: “Sei già illuminato.”
Un’affermazione che, a prima vista, sembra contraddire ogni esperienza quotidiana fatta di limiti, dubbi e sofferenze. Eppure, proprio in questa apparente contraddizione si cela il più grande segreto della consapevolezza.


L’illusione del cercatore

La mente umana vive di ricerca. Cerca amore, successo, approvazione, verità. E quando si rivolge alla spiritualità, cerca l’illuminazione. Ma ecco il paradosso: il solo atto di cercare implica che ciò che desideriamo sia lontano, separato da noi.
Il “cercatore” è l’ombra che la luce proietta quando dimentica di essere luce.

L’illuminazione non è qualcosa che si conquista: è ciò che resta quando il cercatore svanisce.
È la quiete che sorge quando la mente smette di misurare, confrontare, giudicare.
È l’assenza di chi domanda — non la risposta.


Ciò che si sente è l’illusione

I maestri dicono che ciò che “si sente” è parte del sogno. Emozioni, sensazioni, pensieri: tutto accade nella coscienza, ma nulla di ciò è la coscienza.
Proprio come le onde appartengono all’oceano ma non ne esauriscono la natura, così ogni percezione è un movimento temporaneo nel vasto mare dell’Essere.

Ciò che sei non lo sente. Lo è.
Il sole non ha bisogno di vedere la propria luce per brillare.
La consapevolezza non ha bisogno di percepirsi per esistere: è l’elemento silenzioso in cui tutto appare e scompare.


Tu sei il cielo, non le nuvole

Quando ci identifichiamo con i pensieri, viviamo come se fossimo le nuvole che attraversano il cielo — ora luminose, ora tempestose. Ma la nostra vera natura è lo spazio stesso, il cielo che non viene mai toccato dalle nuvole che lo attraversano.
La mente cambia, le emozioni cambiano, il corpo cambia.
Ciò che osserva tutto questo non cambia mai.
Quello sei tu.


L’assenza di distanza

“Sei già illuminato” non è un invito a smettere di evolvere, ma a riscoprire che non c’è nessuna distanza da colmare.
Non esiste un futuro in cui “diventerai” qualcosa di diverso.
La verità non è nel domani: è nel riconoscere, ora, che tutto ciò che cerchi è già presente.
Solo il velo del pensiero — la credenza di essere separato — deve dissolversi.


Il sogno del “noi”

“Noi”, i ricercatori, siamo il sogno stesso.
Nel momento in cui nasce il pensiero “io devo arrivare”, nasce anche la distanza. Ma chi è che osserva quel pensiero? Chi è che nota la tensione della ricerca?
Quella presenza silenziosa non è nel sogno: è ciò in cui il sogno accade.

Quando questo viene compreso non intellettualmente, ma vissuto, il cercatore si dissolve come una goccia che riconosce di essere sempre stata oceano.


Essere, semplicemente

Non c’è nulla da raggiungere, solo da riconoscere.
Non c’è alcuna esperienza privilegiata, solo la consapevolezza che tutte le esperienze sorgono e svaniscono dentro di te.
Essere è sufficiente.
E in quel semplice “essere”, senza sforzo, senza attesa, l’illuminazione non è più un traguardo: è la natura stessa del tuo esistere.


Conclusione
“Sei già illuminato” è la dichiarazione più compassionevole che un maestro possa fare, perché ti libera dall’inseguimento infinito di ciò che non si è mai perso.
Non serve diventare luce: sei già il sole che illumina ogni cosa.
Solo la nuvola del pensiero può oscurare per un istante ciò che in verità non si spegne mai.




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