venerdì 16 maggio 2025

"Nei momenti di crisi, l’umanità non rivela il suo volto più oscuro, ma quello più autentico: la solidarietà spontanea, radice antica della nostra sopravvivenza e specchio di un’evoluzione che ha fatto dell’altruismo un’arma contro il caos."

 L'idea che gli esseri umani, di fronte a catastrofi, rivelino principalmente egoismo e aggressività è un mito radicato nella cultura popolare e in certi approcci teorici (come il darwinismo sociale), ma numerosi studi e testimonianze storiche dimostrano che, nella maggior parte dei casi, emergono invece solidarietà, cooperazione e altruismo. Ecco un'analisi approfondita del fenomeno:

### **1. Le radici del pregiudizio: perché si crede nel "lato oscuro"**

- **Narrazioni culturali**: Film, libri e media spesso amplificano storie di caos e violenza durante le crisi (es. film post-apocalittici), alimentando l'immagine dell'uomo come "lupo per l'uomo" (Hobbes). Questa visione è funzionale a giustificare sistemi di controllo autoritario, come suggerito da filosofi come Hobbes.

- **Bias cognitivi**: Il cervello umano è più sensibile alle notizie negative (effetto negatività), per cui episodi isolati di saccheggio o violenza ricevono più attenzione mediatica rispetto ai gesti di solidarietà.

- **Teorie superate**: L'idea di un "istinto animale" egoista, derivante da interpretazioni riduttive dell'evoluzione, è stata sfatata da biologi come Lynn Margulis o Frans de Waal, che sottolineano come la cooperazione sia centrale nella sopravvivenza delle specie.

### **2. La realtà delle emergenze: solidarietà come norma**

- **Dati empirici**: 

  - Durante l'11 settembre 2001, la maggior parte delle persone nelle Torri Gemelle aiutò gli altri, sacrificandosi in alcuni casi, come riportato dal *Progetto 9/11* della Columbia University.

  - Nel terremoto dell'Aquila (2009) e nell'alluvione di Genova (2014), i cittadini organizzarono reti di soccorso spontanee prima degli interventi istituzionali.

  - Durante la pandemia di COVID-19, molti volontari si esposero a rischi per assistere gli anziani o i malati.

- **Ricerche sociologiche**: 

  - Il sociologo Enrico Quarantelli, pioniere degli studi sui disastri, ha dimostrato che il panico è raro e che le persone tendono a comportarsi in modo razionale e prosociale.

  - Rebecca Solnit, nel libro *Un paradiso all'inferno*, documenta come in catastrofi come l'uragano Katrina o il terremoto di San Francisco (1906) siano nate comunità temporanee basate sulla condivisione.

### **3. Meccanismi psicologici e biologici alla base dell'altruismo**

- **Tend-and-befriend**: La psicologa Shelley Taylor ha evidenziato che, oltre alla risposta "lotta o fuggi", gli esseri umani (soprattutto le donne) attivano una reazione di cura (tend) e creazione di legami sociali (befriend) sotto stress.

- **Empatia e neuroni specchio**: La capacità di immedesimarsi nel dolore altrui è neurobiologicamente radicata, come dimostrato da studi sulle basi neurali dell'empatia.

- **Ossitocina**: Chiamata "l'ormone dell'amore", viene rilasciata in situazioni di stress, promuovendo comportamenti cooperativi.

### **4. Perché la solidarietà è funzionale alla sopravvivenza**

- **Evoluzione culturale**: L'antropologo David Graeber sottolinea che la cooperazione è stata cruciale nello sviluppo umano. Senza mutuo appoggio, le comunità non avrebbero superato carestie o disastri naturali.

- **Benefici pratici**: In una crisi, aiutare gli altri aumenta le probabilità di sopravvivenza del gruppo, garantendo sostegno reciproco. Ad esempio, durante i bombardamenti della WWII, i civili condividevano rifugi e risorse.

- **Riduzione dell'ansia**: Agire per il bene comune dà un senso di controllo, mitigando il trauma collettivo.

### **5. Eccezioni: quando prevale l'egoismo?**

- **Disuguaglianza preesistente**: In contesti di forte disparità sociale (es. New Orleans durante l'uragano Katrina), la sfiducia nelle istituzioni può portare a conflitti.

- **Narrazioni tossiche**: Se le autorità diffondono messaggi allarmistici (es. "la gente è pericolosa"), si creano profezie che si autoavverano, spingendo alcuni a comportamenti difensivi.

- **Scarsità indotta**: Non è la catastrofe in sé, ma la gestione inefficace delle risorse (es. razionamento ingiusto) a innescare competizione.

### **6. Implicazioni per il futuro**

- **Resilienza comunitaria**: Investire in reti sociali locali (es. gruppi di mutuo soccorso) è più efficace del paternalismo statale nel gestire le emergenze.

- **Educazione all'altruismo**: Programmi scolastici che promuovono empatia e cooperazione preparano meglio le società alle crisi.

- **Media responsabili**: Evitare il sensazionalismo e raccontare storie di solidarietà può cambiare la percezione pubblica, incentivando comportamenti virtuosi.

In sintesi, sebbene l'egoismo emerga in condizioni specifiche, la risposta più comune alle catastrofi è un'ondata di altruismo che rivela il meglio della natura umana. Questo non nega la complessità dell'uomo, ma invita a ripensare il mito dell'individualismo come unica verità. Come scrisse Kropotkin ne *Il mutuo appoggio*, la cooperazione è un motore evolutivo tanto potente quanto la competizione.



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