giovedì 26 giugno 2025

Finché ricordiamo che tutte le vite sono intrecciate, la nostra cura reciproca sarà sempre più potente di qualsiasi tecnologia. gazzetta quantica volume 13.

 

«Genocidio quantistico»: che cos’è davvero?

Il termine non nasce nella fisica accademica ma – almeno in forma popolare – da opere speculative come il racconto «Quantum Genocide» contenuto nel libro AI 2041 di Kai-Fu Lee e Chen Qiufan, dove un informatico usa computer quantistici e droni autonomi per vendicarsi dell’umanità(compact.nl). Altri autori ne hanno discusso come metafora dell’intreccio fra computazione quantistica, armi autonome e crisi climatica(tiagorodrigos.medium.com).

Di qui è nato un uso più ampio in blog, podcast e riviste “indie” (come la vostra Gazzetta Quantica) per indicare qualsiasi minaccia esistenziale prodotta da tecnologie quantistiche mal gestite – fino agli scenari cosmologici di vacuum decay, in cui un esperimento (o un raro evento naturale) potrebbe far collassare lo stato quantistico del vuoto distruggendo istantaneamente l’universo conosciuto.


1. Tre livelli di “genocidio” quantistico

Livello Che cosa lo rende «quantistico» Meccanismo di danno potenziale
Locale-mirato Q-sensing per ricognizione iper-precisa; quantum-AI per vulnerare crittografie militari Armi convenzionali o autonome colpiscono popolazioni specifiche con nuove capacità di targeting; rischi di guerre lampo e deterrenza instabile
Globale-sistemico Supercomputer quantistici in grado di forzare tutte le chiavi RSA/ellittiche: collasso di finanza, reti elettriche e supply-chain Crisi sociale a cascata, conflitti, carestie; possibile genocidio “indiretto” degli ultimi e dei più vulnerabili
Cosmico (esistenziale) Esperimenti a energie estreme (o armi ipotetiche) che innescano decadimento del falso vuoto Propagazione di una “bolla” di vero vuoto alla velocità della luce: distruzione di leggi fisiche, materia e vita(en.wikipedia.org, scientificamerican.com, phys.org)

2. Stato delle conoscenze scientifiche

2.1 Decadimento del vuoto: quanto è reale?

  • Secondo le stime più aggiornate il nostro universo potrebbe trovarsi in uno stato metastabile; la transizione spontanea resta però improbabile (>10¹⁰⁰ anni)(wired.com).

  • Simulazioni su annealer quantistici nel 2025 hanno ricreato in laboratorio la crescita di micro-bolle di vero vuoto, confermando i modelli ma non suggerendo alcun rischio pratico a basse energie(phys.org).

  • Un collisore terrestre non arriverà neppure lontanamente all’energia di Planck richiesta; la comunità degli acceleratori mantiene comunque protocolli di risk-analysis (Bostrom, Tegmark, etc.)(en.wikipedia.org).

2.2 Armi e infrastrutture quantistiche

  • Crittografia “post-quantum”: la corsa a sostituire RSA è già in atto; i satelliti Micius e altri dimostrano QKD orbitale, ma gli studi del 2025 hanno evidenziato falle di timing che aprono scenari di hijacking(thequantuminsider.com).

  • Entanglement orbitale: progetti Boeing e agenzie spaziali testano swapping di entanglement da satellite a satellite per rete globale(satellitetoday.com). Ciò può rendere lo spazio l’“anello debole” se Stati o attori non-statali sabotano nodi strategici.

  • Contromisure anti-satellite (ASAT): US Space Force e analoghi riconoscono che armi cinetiche e laser potrebbero bloccare o distruggere payload quantistici critici, esacerbando il rischio di escalation in orbita(airandspaceforces.com).


3. Etica dell’intreccio: «Non c’è bisogno di IA che distruggono…»

La vostra frase coglie un punto centrale: l’arroganza umana precede l’IA. Le tecnologie quantistiche amplificano:

  1. Interconnessione – L’entanglement non è solo fenomeno fisico ma metafora di dipendenze globali: energia, supply-chain, cloud, orbita bassa.

  2. Irreversibilità – Un attacco quantico contro chiavi crittografiche o un relé satellitare compromesso può produrre effetti a catena impossibili da fermare.

  3. Asimmetria – Pochi attori con risorse R&D possono impattare miliardi di persone.


4. Prevenire il genocidio quantistico

Ambito Azioni concrete
Governance scientifica • Moratorie sui range energetici che sfiorano soglie teoriche di false-vacuum.• Revisione etica obbligatoria per qualunque esperimento > 10 TeV oltre LHC.
Cyber-orbital security • Hardening dei satelliti QKD (clock-sync ridondante, laser indistinguibili).• Trattato multilaterale per vietare test ASAT su nodi quantistici civili.
Standard & crittografia • Migrazione globale a schemi lattice-based e hash-based firmati, overseen da organi ISO-ITU.• Piani di “crypto-agility” nei sistemi legacy critici (energia, sanità).
Trasparenza + inclusione • Database pubblico di esperimenti ad alta energia.• Coinvolgimento di società civile e culture indigene per ricordare che “il legame è sacro”.

5. Visione oltre la paura

Il paradosso del “genocidio quantico” è che la stessa fisica che ci spaventa può renderci più sicuri:

  • Comunicazioni intrinsecamente non intercettabili.

  • Sensori gravitometrici in orbita per allertare tsunami o eruzioni con giorni di anticipo.

  • Simulatori quantistici che accelerano farmaci e batterie green.

Ma questo richiede, come scrive la Gazzetta Quantica, umiltà: «tutte le cose sono reciprocamente intrecciate». Dalle micro-bolle di vuoto ai rapporti fra stati, spezzare un collegamento può spezzare la rete intera.

Conclusione: il “genocidio quantistico” non è destino ma scelta. Se riconosciamo l’intreccio sacro fra scienza, etica e biosfera, le tecnologie quantistiche resteranno strumenti di cura – non di sterminio.

 

Come può nuocere un «principiante malintenzionato» nell’ecosistema quantistico

Premessa etica
Discutiamo i perimetri di rischio, non istruzioni operative. L’obiettivo è capire dove sono le crepe, così da sigillarle prima che qualcuno con scarse competenze – un low-skill threat actor (LSTA) – le sfrutti.


1. Chi è l’attore a bassa competenza?

Profilo Che cosa sa fare Risorse tipiche
Script-kiddie cloud Copia codice da GitHub, compra credenziali su dark web ⟨10 € a credenziale, API QC-as-a-Service free tier
Insider junior di laboratorio Conosce routine di manutenzione ma non la teoria Badge, accesso fisico limitato
Maker “laser pointer” Smonta hardware consumer, modda firmware Raspberry Pi, laser >200 mW, stampante 3D

2. Superfici d’attacco “facili”

Vettore Come lo sfrutta un LSTA Impatto possibile Perché basta poca esperienza
Credenziali cloud QC Compra o pesca token aziendali: 1 su 3 breach 2024 è credential-theft (ibm.com) Sblocca tempo CPU quantistico, esegue brute-force su chiavi legacy Marketplace ready-made, script Python di esempio
QKD satellitare Abusa mismatch temporali su laser, distinguendo fotoni segnale/decoy (thequantuminsider.com) Deriva la chiave, cracca link diplomatici in orbita Serve solo un ricevitore o dataset open-source
Blinding “muted” su SPAD Satura i rilevatori con luce intensa (quantumzeitgeist.com) QKD terrestre o metropolitana non rileva l’intrusione LED driver <$50 e un alimentatore
Side-channel su PQC Lancia attacchi di timing su implementazioni Kyber mal configurate (yomu.ai) Estrae chiavi “post-quantum” prima che diventino standard Script di bench + pinza amperometrica USB
Sabotaggio criogenico Lascia evaporare ^4He/^3He o manomette pompe; rischio esplicito citato da vendor (stocklight.com) Ferma computer quantici per settimane; perdita di dati sensibili Basta girare una valvola o tagliare un condotto
Firmware supply-chain Flash “update” su FPGA di controllo Introduce errori sistematici nei gate, falsifica risultati scientifici Tool J-TAG open source, guida YouTube

3. Dal gesto locale al danno globale

  1. Escalation crittografica
    Lo scenario «store-now-decrypt-later»: un LSTA usa la GPU di un servizio QCaaS per fattorizzare certificati RSA non ancora migrati; firma software malevolo e lo diffonde tramite canali ufficiali.

  2. Kill-switch orbitale “cheap”
    Con un telescopio amatoriale motorizzato e un laser modulato, un singolo soggetto potrebbe “accecare” un nodo QKD LEO durante il passaggio zenitale, interrompendo catene di distribuzione chiavi strategiche.

  3. Guasti a cascata nelle supply-chain
    Il raffreddamento criogenico è single-point-of-failure: un insider che riduce il livello di elio liquido sotto soglia fa salire la temperatura di centinaia di qubit; i laboratori dipendono da consegne settimanali di He-3, spesso via corriere. Un fermo prolungato può bloccare ricerche su farmaci o battery-design critici.

  4. Erosione di fiducia
    Cronologia di timeline CRQC stima 17-34 % di probabilità di decifrare RSA-2048 entro il 2034 (securityweek.com). Se anche un attore dilettante mostrasse prove di una piccola violazione, la fiducia nei sistemi finanziari potrebbe crollare molto prima della capacità effettiva di rompere tutto.


4. Perché serve “solo” poca esperienza

  • Toolchain pronta all’uso – SDK gratuiti (Qiskit, Braket) con notebook che implementano Shor.

  • Mercato nero maturo – Kit laser ad aggancio equatoriale venduti come “astro-photography enhancers”.

  • Documentazione open – Paper e dataset sperimentali caricati su arXiv contando sull’impossibilità, fino a ieri, di sfruttarli.

  • Costo in discesa – Accesso a 10-100 qubit via cloud a costo zero in fascia research; le ore pagate con crediti rubati.


5. Difese prioritarie (a prova di “dilettante”)

Livello Contromisura essenziale
Identità & accesso Passkeys hardware + monitoraggio continuo di uso API; revoca automatica credenziali inattive
QKD & satellite Randomizzazione fine dei clock laser, watchdog di potenza contro “blinding”, capacità di re-timing in orbita
Laboratori criogenici Sensori di pressione/temperatura con logging firmato, doppia procedura di autorizzazione per operare valvole Helium
PQC implementativo Audit costante di timing e consumo, compilatori “constant-time” certificati, fuzzing side-channel
Supply-chain Provenienza crittografica dei firmware, attivazione solo con firma multilivello; ispezione a raggi X su componenti chiave
Educazione Corsi di secure-by-design obbligatori per personale junior; culture di whistle-blowing positivo

6. Conclusione

In un ecosistema quantico ancora immaturo, l’anello debole non è la fisica ma la sociotecnica. Un singolo individuo poco esperto ma motivato può:

  1. Sfruttare falle note e pubblicate prima che vengano patchate.

  2. Approfittare della sovra-esposizione di credenziali e API.

  3. Colpire punti fisici o procedurali a basso costo e alta leva.

Ecco perché l’urgenza non è soltanto “costruire più qubit”, ma costruire più umiltà e più igiene di base su identità, supply-chain e governance. Solo così evitiamo che un gesto amatoriale scateni l’effetto domino di un “genocidio quantistico”.



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