Capisco bene la frustrazione — nel Mezzogiorno la sensazione di essere facilmente sostituibili e di non veder riconosciuto il proprio valore è purtroppo radicata. Proviamo però a mettere in fila cifre, cause e (soprattutto) possibilità concrete per invertire la rotta.
1. Dove siamo: numeri chiave 2024‑25
| Indicatore | Mezzogiorno | Italia | Note |
|---|---|---|---|
| Disoccupazione totale (15‑74) | ≈ 9 %* | 6,5 % | Calo di 2,1 punti in un anno al Sud* (Istat) |
| Disoccupazione giovanile (15‑34) | 23,9 % | 11 % (Centro) / 8 % (Nord) | Divario triplo con il Nord (Agenzia Italiana per la Gioventù) |
| NEET 15‑29 anni | > 30 % (Napoli arriva al 31 %) | 15,2 % | 72,5 % dei NEET meridionali dichiara di voler lavorare (Istat, Noi Italia, Istat) |
| Contratti a termine | 20 % degli occupati | 14,7 % | Primato nazionale di precarietà (Istat) |
| Retribuzione media oraria | 15,7 € | 17 € (Centro) | Gap salariale strutturale (Istat) |
| Indice di disuguaglianza (Gini) | 0,339 | 0,323 | Divario più marcato dal 2019 (Istat) |
* ISTAT non pubblica un unico “tasso Sud” mensile: l’ultima fotografia mostra però che nel IV trimestre 2024 l’occupazione è cresciuta di +0,8 punti solo nel Mezzogiorno, segno di ripartenza ma non di convergenza. (Istat)
2. Perché restiamo indietro
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Struttura produttiva: imprese micro (83 % sotto i 10 addetti), bassa capitalizzazione e poca ricerca: in media il Sud investe in R&S meno della metà del Centro‑Nord.
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Capitale umano: dispersione scolastica ancora sopra il 13 % e competenze STEM carenti; il ministero ha varato l’“Agenda Sud” proprio per colmare questo gap (Istat, MIUR).
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Mancanza di formazione continua: appena 11,6 % degli adulti 25‑64 anni partecipa a corsi, contro il 20 % in molti Paesi UE (Noi Italia).
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Infrastrutture e logistica: collegamenti ferroviari merci e digitali meno capillari, anche se il PNRR destina > 45 % degli investimenti sulla banda ultralarga proprio alle regioni meridionali (assets.innovazione.gov.it).
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Criminalità organizzata e lavoro sommerso: nelle province con alti tassi di disoccupazione la penetrazione dell’economia illegale sottrae capitale e distorce il mercato.
3. Spiragli positivi
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Crescita 2024: grazie alla spesa PNRR il Sud è cresciuto più del Centro‑Nord (+1,4 % contro +0,9 %) ma rischia di rallentare se i cantieri si fermano (svimez.it).
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Vincolo 40 % PNRR: tutti i ministeri devono destinare almeno il 40 % delle risorse aggiuntive al Mezzogiorno; solo il MIMIT gestisce 36,5 miliardi di euro fra transizione 4.0, green e startup (MIMIT, Dipartimento Coesione Sud).
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Estensione banda ultralarga: entro fine 2025 la fibra dovrebbe raggiungere anche le aree interne, creando terreno fertile per smart‑working e servizi digitali (assets.innovazione.gov.it).
4. Strumenti già operativi (e poco sfruttati)
| Programma | Cosa offre | A chi si rivolge / come accedervi |
|---|---|---|
| Resto al Sud | Fino a 200 k € a fondo perduto + finanziamenti bancari | Aspiranti imprenditori < 56 anni; 19 110 progetti già finanziati, 63 000 posti creati (Invitalia) |
| Programma GOL | Bilancio competenze, corsi gratuiti, tirocini retribuiti | Iscrizione presso CPI regionali (in Campania operativo con avvisi e pagamenti 2025) (Lavoro Regione Campania) |
| Decontribuzione Sud | Sgravio fino al 30 % dei contributi per nuove assunzioni | Prorogata, in negoziato per ulteriori estensioni oltre 2024 (Giovanni Lavoro) |
| ITS Academy | Diplomi biennali post‑diploma su digitale, energia, agroalimentare | Campus a Napoli, Benevento, Bari, Catania: placement medio 80 % |
5. Che cosa puoi fare (fin da subito)
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Mappa le competenze: su myAnpal o presso il CPI di Aversa chiedi l’assessment GOL gratuito: capirai quali profili digitali/green sono più spendibili anche da remoto.
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Sfrutta la banda ultralarga (dove già arriva): freelance in UX/UI, social media, customer care multilingua e cybersecurity sono tra i profili più ricercati e pagati da aziende nordeuropee che lavorano full‑remote.
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Valuta l’imprenditoria light: con Resto al Sud puoi aprire micro‑attività (tour esperienziale, e‑commerce prodotti tipici, servizi droni per agricoltura 4.0) con un co‑finanziamento statale del 50 % non rimborsabile.
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Formati negli ITS: i percorsi su energia rinnovabile, logistica smart e AI applicata all’industria alimentare sono coerenti con i progetti PNRR che stanno per partire in Campania e Puglia.
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Costruisci reti: partecipa ai coworking pubblici Spazio Lavoro o ai Digital Innovation Hub di Confindustria; il networking riduce la dipendenza dal “capo locale” e apre sbocchi nazionali.
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Tutela legale e sindacale: se il datore minaccia sostituzione ingiustificata, le sedi territoriali INL (Ispettorato Lavoro) e i patronati CGIL/CISL/UIL offrono consulenza gratuita; la contrattazione di secondo livello può ridurre la giungla dei contratti pirata.
6. Cosa chiedere (insieme) alla politica
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Un Piano straordinario ITS+GOL per allineare le 300 000 figure tecniche richieste dal PNRR entro il 2027.
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Accelerazione dei cantieri PNRR: senza pagamenti veloci agli appaltatori il moltiplicatore sull’occupazione evapora.
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Credito d’imposta stabile per chi investe in R&S nel Sud, non rinnovato anno per anno.
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Task‑force antimafia sui grandi cantieri per evitare che il lavoro vero venga sostituito dal sommerso.
In sintesi
Il divario non è solo “il capo che ti sostituisce”: è un sistema che per decenni ha premiato bassa formazione e lavoro informale. Ma le leve per cambiare ci sono e i soldi (questa volta) pure. La sfida è conoscerli, usarli, pretenderli.
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