domenica 28 settembre 2025

La prospettiva dipinge i colori, ma la verità rimane la luce che non cambia mai.



La lente della prospettiva e la luce della verità

La vita ci pone davanti a un paradosso che spesso dimentichiamo: ciò che vediamo non è mai la realtà intera, ma soltanto una sua proiezione attraverso la lente della nostra prospettiva.

Immagina di guardare il sole attraverso un vetro colorato. La luce rimane pura, inalterata, ma ciò che raggiunge i tuoi occhi porta con sé una sfumatura diversa: rossa, blu, verde, a seconda della lente. Allo stesso modo, la verità è luce immutabile, mentre la nostra coscienza la osserva sempre filtrata da convinzioni, emozioni, esperienze e limiti personali.


La prospettiva: una lente che colora

La prospettiva non inventa la realtà, ma la colora.
Il modo in cui interpretiamo il mondo dipende dalle nostre ferite, dalla cultura che ci ha formato, dai desideri e dalle paure che ci abitano. Ciò che vediamo non è mai un riflesso neutro, ma una traduzione, un’interpretazione.

Ecco perché due persone possono vivere lo stesso evento e raccontarlo in modi opposti: la lente non è mai universale, è personale.


La verità: luce che non cambia

La verità, invece, non ha bisogno di conferme. Non si lascia piegare dai punti di vista, non si modifica davanti ai giudizi. È intera, totale, indivisibile.

La luce è sempre luce, anche se la percepiamo come frammento. Quando diciamo “questa è la mia verità”, in realtà parliamo della nostra prospettiva. La Verità con la V maiuscola non appartiene a nessuno: ci attraversa, come la luce attraversa le lenti.


Quando la lente si dissolve

Il percorso interiore più profondo consiste nel rendersi conto che tutte le prospettive sono parziali. Non c’è errore nel guardare attraverso una lente: è la nostra condizione umana. Il problema nasce quando scambiamo la lente per la luce, la visione soggettiva per la realtà assoluta.

La maturità spirituale arriva quando impariamo a lasciar andare, poco a poco, le lenti che deformano e colorano il nostro sguardo.
Quando la lente si dissolve, rimane solo la luce: pura, indivisibile, infinita. È in quel momento che non vediamo più “dal nostro punto di vista”, ma vediamo ciò che è.


Una chiamata alla consapevolezza

Ogni volta che ci accorgiamo di giudicare, criticare, pretendere di possedere la verità, possiamo ricordarci: sto guardando attraverso una lente.
Ogni volta che sentiamo il bisogno di difendere la nostra opinione come fosse un assoluto, possiamo fermarci: la luce non ha bisogno di essere difesa.

Coltivare questa consapevolezza non significa rinunciare alle nostre percezioni, ma imparare ad abitarle con umiltà. Significa riconoscere che, al di là delle infinite sfumature del nostro sguardo, c’è una sola luce che illumina tutto.


👉 La vera libertà nasce quando smettiamo di attaccarci alla lente e ci apriamo alla luce.




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