Sciamanesimo ed “energia simbiotica”
Nelle culture sciamaniche l’universo è un insieme di mondi in relazione: ognuno possiede una essenza vitale (soffio, prāṇa, chi) che non è separata da quella della Terra. Quando lo sciamano entra in trance, percepisce queste correnti e – tramite canti, tamburo, respiro o piante sacre – le riallinea per ripristinare l’equilibrio fra oceani, foreste, atmosfera e comunità umane. Gli antropologi parlano di eco‑cosmologie: visioni in cui “l’ambiente è il protagonista del mito” e lo sciamano è il mediatore che mantiene la simbiosi tra specie, elementi e spiriti. (ScienceDirect)
Tecniche per fondersi con il vivente
| Tecnica | Finalità ecologica | Esempi di tradizione |
|---|---|---|
| Tamburo e canto | Modula le onde cerebrali fino a uno stato theta, “risonante” con il battito del suolo e il rumore degli alberi | Siberia, Mongolia; il tamburo di betulla è detto “cavallo che attraversa i tre mondi” (folklore.ee) |
| Dieta di piante maestre | Imparare “la lingua verde”: il silenzio prolungato nella selva e l’assunzione di piante amare facilitano l’ascolto dello spirito vegetale | Amazzonia (Huni Kuin, Shipibo) (pib.socioambiental.org, Planet Illustrated) |
| Ayahuasca, peyote, psilocibina | Aprire “la soglia” e sentire l’interdipendenza; studi recenti mostrano che gli enteogeni amplificano il senso di connectedness a natura e collettività | meta‑analisi 2024 su ScienceDirect (ScienceDirect) |
| Respirazione/soffi/rapé | Spostare l’energia stagnante (soffi) e ristabilire il flusso tra corpo e paesaggio | Amazzonia occidentale |
Piante, fiori e intelligenza relazionale
Per molti popoli amazzonici i fiori sono “diari dei sogni della foresta”: l’ornamento di piume e corolle sugli abiti rituali ricorda che la bellezza è una forma di ecologia, poiché attrae impollinatori, rigenera e invita alla cura. Il pajé Huni Kuin dice: “La foresta canta attraverso i suoi colori; noi dobbiamo accordarci” (Planet Illustrated).
Gli sciamani imparano a coltivare senza possedere: “chiedono” alle piante prima di raccogliere, offrono tabacco o chicchi di mais come ringraziamento e piantano semi più in alto lungo i fiumi per prevenire l’erosione. Questi gesti quotidiani generano quell’“energia simbiotica” che bilancia suolo e atmosfera.
Ayni, kaitiakitanga e altre grammatiche della reciprocità
Nel mondo andino il principio di ayni (“oggi per te, domani per me”) estende la reciprocità agli Apus (spiriti‐montagna), ai corsi d’acqua e alle sementi: lavorare la terra è un atto di relazione, non di dominio. (True Connection)
Concetti affini esistono tra i Māori (kaitiakitanga, custodia dei territori) o i Sami della tundra, dove il joik mantiene il “filo sonoro” con renne, vento e licheni.
Scienza contemporanea e tradizioni antiche
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Traditional Ecological Knowledge (TEK): le Nazioni Unite riconoscono che le pratiche indigene conservano il 80 % della biodiversità rimasta sul pianeta. I rituali sciamanici codificano calendari di semina, rotazione delle specie e uso controllato del fuoco. (UNDP Climate Promise)
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Neuroscienze degli stati estatici: ricerche 2023‑25 mostrano che i cicli theta‑gamma indotti da tamburo/chant e i picchi d’ossitocina post‑enteogeni facilitano comportamenti pro‑ambientali e cooperativi, suggerendo un ponte tra fisiologia e cosmologia sciamanica. (ScienceDirect)
Implicazioni pratiche per chi vive in città
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Ritualizzare il contatto con il verde: una passeggiata consapevole o il giardinaggio quotidiano diventano micro‑trance che riallineano circadiani, microbioma e umore.
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Offerta simbolica: restituire (es. piantare un albero dopo un picnic) traduce l’ayni in azione urbana.
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Ascolto del canto‐paesaggio: registrare i suoni di un parco e riascoltarli come “tamburo urbano” educa all’ecofonia.
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Apprendimento dai portatori di conoscenza: sostenere botáncos, curanderos e corsi tenuti da custodi indigeni, evitando appropriazioni e privilegiando scambi equi.
Conclusione
Gli sciamani vedono la Terra non come un semplice “ambiente”, ma come un organismo dialogante. Ogni gesto rituale – dal soffio di tabacco all’intreccio di fiori – attiva quella energia simbiotica che ri‑armonizza oceani, foreste e clima proprio come un sistema immunitario collettivo. Integrare questa prospettiva nella vita moderna significa ricordare che l’ecologia non è solo una scienza, è una relazione vivente.
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