Perché la 24 Ore di Le Mans è “formidabile”
La 24 Ore di Le Mans (24 Heures du Mans) è la gara di durata più antica del FIA WEC: dal 1923 si disputa ogni giugno sul Circuit de la Sarthe, impegnando prototipi e GT per un giorno e una notte interi. Il tracciato misura oltre 13 km e combina strade pubbliche e sezioni permanenti; vince l’auto che copre la distanza maggiore allo scadere delle 24 ore.(Wikipedia)
L’edizione 2025 in breve
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Data: 14‑15 giugno 2025, 93ª edizione
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Vincitori assoluti: Ferrari 499P #83 AF Corse – Robert Kubica / Phil Hanson / Yifei Ye. 387 giri completati.(Reuters)
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Secondo posto: Porsche Penske #6 (Estre/Vanthoor/Campbell) a 14,084 s.
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Terzo posto: Ferrari ufficiale #51 (Giovinazzi/Pier Guidi/Calado).(FormulaPassion.it)
È la terza vittoria consecutiva Ferrari a Le Mans, ottenuta con tre equipaggi diversi: un autentico hat‑trick moderno. Kubica è il primo polacco a trionfare nella classifica assoluta e Ye il primo cinese; inoltre è la prima affermazione di un team cliente dal 2005.(Reuters)
Una corsa tiratissima
Il margine fra i primi quattro prototipi è rimasto sotto i 30 secondi dopo 24 ore, a prova di un equilibrio tecnico‑sportivo rarissimo in gare di questa durata.(FormulaPassion.it)
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Pole position: doppietta Cadillac (#12‑#38) in Hyperpole, ma Porsche ha preso la testa già alla prima chicane.
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Partenza d’eccezione: a dare il via, alle 16:00 di sabato, è stato Roger Federer con il tricolore francese.(Endurance Info)
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Meteo ballerino: pioggia a intermittenza ha imposto cambi gomme e strategie “cautious‑aggressive”; Ferrari è risalita approfittando di errori rivali e di stint notturni perfetti.(Reuters)
Dietro le quinte tecniche
Il 2025 ha visto un Balance of Performance (BoP) rivisto: più potenza sotto i 250 km/h per Cadillac (+11 kW) e Toyota (+12 kW), Ferrari a 517 kW (+9 kW) e masse minime limate, nel tentativo di pareggiare prestazioni tra LMH e LMDh.(AutoHebdo)
La Ferrari 499P #83 sfrutta un V6 biturbo ibrido da ~500 kW abbinato a trazione integrale elettrica anteriore attiva sopra i 190 km/h: efficienza, affidabilità e gestione dei consumi (piena con etanolo rinnovabile E 40) hanno fatto la differenza nello stint finale di Kubica.
Ripercussioni sul campionato
Dopo Le Mans, Ferrari guida il Mondiale Costruttori Hypercar con 175 pt, staccando Porsche e Toyota.(fiawec.com)
Perché la definiscono “la corsa più dura del mondo”
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24 ore senza sosta: oltre 4.000 km percorsi a velocità medie >240 km/h.
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62 vetture, 186 piloti, 34 nazioni, >300 000 spettatori: un micro‑mondo di strategie, traffico e tensione continua.(Reuters)
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Multiclasse: Hypercar, LMP2, LMGT3 condividono la pista; la gestione dei doppiaggi è parte integrante della tattica.
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Prestazioni & affidabilità: motori, freni e ibridi devono reggere 16‑17 ore di pieno gas; basta un bullone allentato per perdere tutto.
Uno sguardo oltre
Vuoi approfondire qualche aspetto in particolare – le scelte strategiche di AF Corse, l’evoluzione tecnica delle Hypercar oppure la storia leggendaria di Le Mans? Dimmi pure cosa ti intriga di più!
“Atleta da 24 Ore”: quanta preparazione serve davvero?
Le Mans non è solo una sfida meccanica: il pilota deve sostenere stint di 2‑4 ore, per un totale di 6‑9 ore di guida, tenendo 240 km/h di media, sbalzi di luce/notte e doppiaggi continui. Il fisico e la mente vengono messi alla frusta come in pochi altri sport.
Carico fisiologico in cifre
| Variabile | Valori tipici in stint di gara | Perché conta |
|---|---|---|
| Forze laterali | 3‑5 g in Hypercar | Stress continuo su collo e tronco |
| Frequenza cardiaca | 140‑170 bpm in media, con picchi >180 (telemetria WEC) | Sforzo aerobico paragonabile a una mezza‑maratona |
| Temperatura abitacolo | Regolamento: ≤32 °C (≤ T°amb + 7 °C se >25 °C) | Riduce rischio di disidratazione/black‑out(24h-lemans.com) |
| Perdita di liquidi | 2‑3 kg di peso in 3 ore (senza A/C) | Rallenta riflessi e aumenta errori |
1. Allenamento fisico: cardio + forza funzionale
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Cardio di resistenza
• bici e corsa lunghe (fino a 15‑20 h/sett) per tenere pulsazioni sotto soglia lattacida durante gli stint.
• sessioni HIIT su remoergometro/“ski‑erg” per simulare variazioni di sforzo (metodo usato da Josef Newgarden per far provare il suo workout al pubblico)(AP News) -
Muscoli chiave
• Collo: isometrie, fasce elastiche, neck‑harness – serve reggere 6‑7 kg di casco che “pesano” >30 kg sotto 5 g. Routine specifiche in 6‑8 direzioni, 3×10 rps, due volte a settimana(mavericktraining.nl)
• Core & parte alta: plank instabili, slitta, TRX, per stabilizzare il busto quando si frena con 1,2 g longitudinali.
• Avambracci e grip: squeeze‑trainer, racchette da padel con elastici; obbligatori su prototipi senza servosterzo pieno e su GT3. -
Condizionamento al calore
Tentativi su cyclette in camera climatica (40 °C) o sessioni in sauna post‑allenamento per aumentare volume plasmatico e tolleranza, pratica citata da Loïc Duval (MotionLab)(24h-lemans.com).
2. Nutrizione e idratazione
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Pre‑carico: dieta a base di carbo complessi e sale le 48 h prima.
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Gara: bevanda isotonica con 30 g/h di mix glucosio‑fruttosio + elettroliti; tubicino nel casco collegato a sacca nel cockpit.
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Recupero tra stint: 20 g whey + semplice piatto di riso, per tornare a digerire in 2 h senza ipoglicemie.
3. Allenamento mentale e gestione della concentrazione
| Strumento | Obiettivo | Esempio pratico |
|---|---|---|
| Neurotracker / FitLight | Allenare attenzione periferica e shifting | 10×30″ prima di salire in auto |
| Mindfulness & respirazione a box | Abbassare FC e cortisolo nei pit | 5 respiri 4‑4‑4‑4 mentre ci si allaccia alle cinture |
| Visualizzazione/VR | Anticipare traffico notturno e segnali luminosi | 20 min al simulatore in stanza buia |
| Power nap guidati (20‑25 min) | Recupero cognitivo fra gli stint | programmati con mental‑coach in hospitality |
Secondo l’intervista ACO, i driver concordano su un rapporto 50 % fisico, 50 % mentale o più a favore della mente; “se la testa molla, non importa quanto sei allenato” (Loïc Duval)(24h-lemans.com).
Filippo Della Latta (physio di Kubica) insegna a modulare l’“attenzione sub‑massimale”: il cervello non può restare 8 h al 100 %, perciò si alternano fasi di focus estremo a fasi di guida “pulita” e meno dispendiosa(F1ingenerale).
4. Routine tra gli stint
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Cool‑down attivo (bike a bassa intensità 10′) per defaticare.
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Stretch mirato collo‑schiena con fisioterapista.
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Rifornimento + crioterapia locale per braccia/mani.
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Briefing di 5′ (solo radio‑cue, no telemetria in overload).
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Power‑nap di 20′ in stanza buia (tappi + mascherina).
Il team di supporto pianifica orari di sonno, pasti e trattamento, così il pilota “non spreca energia a monitorare la gara quando è fuori dall’abitacolo”(F1ingenerale).
5. Case study: Robert Kubica 2025
Dopo l’incidente che gli ha lesionato braccio e nervi, il polacco ha inserito:
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Fisioterapia neuro‑muscolare per la mano (2 h/die).
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Strength circuit per compensare asimmetrie di forza.
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Mental reframing: trasformare il “what if” in focus immediato (“non puoi pensare a cosa può andare storto”)(FIA WEC).
Il risultato? Cinque stint finali senza errori e vittoria assoluta con Ferrari #83.
In sintesi
Per competere a Le Mans serve un atleta con:
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VO₂‑max > 55 ml/kg/min, collo da 40+ kg di resistenza isometrica, core‑stability e grip notevoli.
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Tolleranza al calore certificata, idratazione scientifica.
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Toolkit mentale per oscillare tra focus massimo e gestione dello stress, supportato da power‑nap e mental coaching.
È l’unico modo per guidare 4000 km in 24 h e rimanere lucidi quando, alle 3 di notte, l’auto ti piomba addosso in piena “Mulsanne” a 340 km/h.
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