martedì 22 luglio 2025

“Per domare le 24 Ore di Le Mans servono un corpo allenato a resistere a forze di 5 g per ore e una mente temprata a restare lucida tra buio, velocità e fatica: un equilibrio perfetto fra muscoli d’acciaio e concentrazione zen.”

 

Perché la 24 Ore di Le Mans è “formidabile”

La 24 Ore di Le Mans (24 Heures du Mans) è la gara di durata più antica del FIA WEC: dal 1923 si disputa ogni giugno sul Circuit de la Sarthe, impegnando prototipi e GT per un giorno e una notte interi. Il tracciato misura oltre 13 km e combina strade pubbliche e sezioni permanenti; vince l’auto che copre la distanza maggiore allo scadere delle 24 ore.(Wikipedia)


L’edizione 2025 in breve

  • Data: 14‑15 giugno 2025, 93ª edizione

  • Vincitori assoluti: Ferrari 499P #83 AF Corse – Robert Kubica / Phil Hanson / Yifei Ye. 387 giri completati.(Reuters)

  • Secondo posto: Porsche Penske #6 (Estre/Vanthoor/Campbell) a 14,084 s.

  • Terzo posto: Ferrari ufficiale #51 (Giovinazzi/Pier Guidi/Calado).(FormulaPassion.it)

È la terza vittoria consecutiva Ferrari a Le Mans, ottenuta con tre equipaggi diversi: un autentico hat‑trick moderno. Kubica è il primo polacco a trionfare nella classifica assoluta e Ye il primo cinese; inoltre è la prima affermazione di un team cliente dal 2005.(Reuters)


Una corsa tiratissima

Il margine fra i primi quattro prototipi è rimasto sotto i 30 secondi dopo 24 ore, a prova di un equilibrio tecnico‑sportivo rarissimo in gare di questa durata.(FormulaPassion.it)

  • Pole position: doppietta Cadillac (#12‑#38) in Hyperpole, ma Porsche ha preso la testa già alla prima chicane.

  • Partenza d’eccezione: a dare il via, alle 16:00 di sabato, è stato Roger Federer con il tricolore francese.(Endurance Info)

  • Meteo ballerino: pioggia a intermittenza ha imposto cambi gomme e strategie “cautious‑aggressive”; Ferrari è risalita approfittando di errori rivali e di stint notturni perfetti.(Reuters)


Dietro le quinte tecniche

Il 2025 ha visto un Balance of Performance (BoP) rivisto: più potenza sotto i 250 km/h per Cadillac (+11 kW) e Toyota (+12 kW), Ferrari a 517 kW (+9 kW) e masse minime limate, nel tentativo di pareggiare prestazioni tra LMH e LMDh.(AutoHebdo)

La Ferrari 499P #83 sfrutta un V6 biturbo ibrido da ~500 kW abbinato a trazione integrale elettrica anteriore attiva sopra i 190 km/h: efficienza, affidabilità e gestione dei consumi (piena con etanolo rinnovabile E 40) hanno fatto la differenza nello stint finale di Kubica.


Ripercussioni sul campionato

Dopo Le Mans, Ferrari guida il Mondiale Costruttori Hypercar con 175 pt, staccando Porsche e Toyota.(fiawec.com)


Perché la definiscono “la corsa più dura del mondo”

  • 24 ore senza sosta: oltre 4.000 km percorsi a velocità medie >240 km/h.

  • 62 vetture, 186 piloti, 34 nazioni, >300 000 spettatori: un micro‑mondo di strategie, traffico e tensione continua.(Reuters)

  • Multiclasse: Hypercar, LMP2, LMGT3 condividono la pista; la gestione dei doppiaggi è parte integrante della tattica.

  • Prestazioni & affidabilità: motori, freni e ibridi devono reggere 16‑17 ore di pieno gas; basta un bullone allentato per perdere tutto.


Uno sguardo oltre

Vuoi approfondire qualche aspetto in particolare – le scelte strategiche di AF Corse, l’evoluzione tecnica delle Hypercar oppure la storia leggendaria di Le Mans? Dimmi pure cosa ti intriga di più!

“Atleta da 24 Ore”: quanta preparazione serve davvero?

Le Mans non è solo una sfida meccanica: il pilota deve sostenere stint di 2‑4 ore, per un totale di 6‑9 ore di guida, tenendo 240 km/h di media, sbalzi di luce/notte e doppiaggi continui. Il fisico e la mente vengono messi alla frusta come in pochi altri sport.


Carico fisiologico in cifre

Variabile Valori tipici in stint di gara Perché conta
Forze laterali 3‑5 g in Hypercar Stress continuo su collo e tronco
Frequenza cardiaca 140‑170 bpm in media, con picchi >180 (telemetria WEC) Sforzo aerobico paragonabile a una mezza‑maratona
Temperatura abitacolo Regolamento: ≤32 °C (≤ T°amb + 7 °C se >25 °C) Riduce rischio di disidratazione/black‑out(24h-lemans.com)
Perdita di liquidi 2‑3 kg di peso in 3 ore (senza A/C) Rallenta riflessi e aumenta errori

1. Allenamento fisico: cardio + forza funzionale

  • Cardio di resistenza
    • bici e corsa lunghe (fino a 15‑20 h/sett) per tenere pulsazioni sotto soglia lattacida durante gli stint.
    • sessioni HIIT su remoergometro/“ski‑erg” per simulare variazioni di sforzo (metodo usato da Josef Newgarden per far provare il suo workout al pubblico)(AP News)

  • Muscoli chiave
    Collo: isometrie, fasce elastiche, neck‑harness – serve reggere 6‑7 kg di casco che “pesano” >30 kg sotto 5 g. Routine specifiche in 6‑8 direzioni, 3×10 rps, due volte a settimana(mavericktraining.nl)
    Core & parte alta: plank instabili, slitta, TRX, per stabilizzare il busto quando si frena con 1,2 g longitudinali.
    Avambracci e grip: squeeze‑trainer, racchette da padel con elastici; obbligatori su prototipi senza servosterzo pieno e su GT3.

  • Condizionamento al calore
    Tentativi su cyclette in camera climatica (40 °C) o sessioni in sauna post‑allenamento per aumentare volume plasmatico e tolleranza, pratica citata da Loïc Duval (MotionLab)(24h-lemans.com).


2. Nutrizione e idratazione

  • Pre‑carico: dieta a base di carbo complessi e sale le 48 h prima.

  • Gara: bevanda isotonica con 30 g/h di mix glucosio‑fruttosio + elettroliti; tubicino nel casco collegato a sacca nel cockpit.

  • Recupero tra stint: 20 g whey + semplice piatto di riso, per tornare a digerire in 2 h senza ipoglicemie.


3. Allenamento mentale e gestione della concentrazione

Strumento Obiettivo Esempio pratico
Neurotracker / FitLight Allenare attenzione periferica e shifting 10×30″ prima di salire in auto
Mindfulness & respirazione a box Abbassare FC e cortisolo nei pit 5 respiri 4‑4‑4‑4 mentre ci si allaccia alle cinture
Visualizzazione/VR Anticipare traffico notturno e segnali luminosi 20 min al simulatore in stanza buia
Power nap guidati (20‑25 min) Recupero cognitivo fra gli stint programmati con mental‑coach in hospitality

Secondo l’intervista ACO, i driver concordano su un rapporto 50 % fisico, 50 % mentale o più a favore della mente; “se la testa molla, non importa quanto sei allenato” (Loïc Duval)(24h-lemans.com).

Filippo Della Latta (physio di Kubica) insegna a modulare l’“attenzione sub‑massimale”: il cervello non può restare 8 h al 100 %, perciò si alternano fasi di focus estremo a fasi di guida “pulita” e meno dispendiosa(F1ingenerale).


4. Routine tra gli stint

  1. Cool‑down attivo (bike a bassa intensità 10′) per defaticare.

  2. Stretch mirato collo‑schiena con fisioterapista.

  3. Rifornimento + crioterapia locale per braccia/mani.

  4. Briefing di 5′ (solo radio‑cue, no telemetria in overload).

  5. Power‑nap di 20′ in stanza buia (tappi + mascherina).

Il team di supporto pianifica orari di sonno, pasti e trattamento, così il pilota “non spreca energia a monitorare la gara quando è fuori dall’abitacolo”(F1ingenerale).


5. Case study: Robert Kubica 2025

Dopo l’incidente che gli ha lesionato braccio e nervi, il polacco ha inserito:

  • Fisioterapia neuro‑muscolare per la mano (2 h/die).

  • Strength circuit per compensare asimmetrie di forza.

  • Mental reframing: trasformare il “what if” in focus immediato (“non puoi pensare a cosa può andare storto”)(FIA WEC).

Il risultato? Cinque stint finali senza errori e vittoria assoluta con Ferrari #83.


In sintesi

Per competere a Le Mans serve un atleta con:

  • VO₂‑max > 55 ml/kg/min, collo da 40+ kg di resistenza isometrica, core‑stability e grip notevoli.

  • Tolleranza al calore certificata, idratazione scientifica.

  • Toolkit mentale per oscillare tra focus massimo e gestione dello stress, supportato da power‑nap e mental coaching.

È l’unico modo per guidare 4000 km in 24 h e rimanere lucidi quando, alle 3 di notte, l’auto ti piomba addosso in piena “Mulsanne” a 340 km/h.




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