domenica 23 novembre 2025

A Poggiomarino, tra case popolari consumate e terreni invisibili, lo sfratto non è solo un atto burocratico: è una ferita aperta nel diritto di esistere dignitosamente.

 Poggiomarino

Ti faccio un quadro generale, poi se vuoi andiamo a stringere su un taglio più “narrativo” o politico.


1. Cosa sta succedendo (e cosa è successo) a Poggiomarino

A Poggiomarino la questione case popolari è esplosa già nel 2021, quando l’opposizione in Consiglio comunale ha interrogato l’amministrazione sul rischio sgombero degli inquilini degli alloggi popolari ERP in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, legato all’aggiornamento delle graduatorie di assegnazione.(Obiettivo Notizie)

Il nodo è sempre lo stesso, in tutta la provincia di Napoli:

  • famiglie che vivono da anni in alloggi ERP in situazioni “non perfettamente regolari” (subentri non riconosciuti, occupazioni senza titolo, eredità di fatto dell’alloggio),

  • enti gestori e Comuni che, sotto pressione (Corte dei Conti, Procure, Acer ecc.), iniziano a stringere le maglie: controlli, diffide al rilascio, avvii di procedure di sgombero,

  • sullo sfondo, una emergenza abitativa strutturale: troppi pochi alloggi, pochissima manutenzione, bandi scarsi e lentissimi.(unioneinquilinicampania.it)

La conseguenza: la parola “sfratto” entra nella vita quotidiana di chi, paradossalmente, vive in case nate per garantire un diritto.


2. Sfratto, sgombero, “abusivo”: cosa significa davvero

Nell’edilizia residenziale pubblica (ERP) in Campania, le situazioni tipiche sono:

  • Morosità: chi ha un regolare contratto ma non riesce più a pagare il canone (spesso non altissimo, ma legato a situazioni di lavoro nero, precario, disoccupazione).

  • Occupazione senza titolo: subentri non autorizzati (figli, parenti che restano nell’alloggio dopo la morte dell’assegnatario), o vere e proprie occupazioni di alloggi vuoti.

  • Fine del titolo legittimo: revoca dell’assegnazione per reddito troppo alto, perdita dei requisiti, irregolarità documentali.

Le ultime sentenze in Campania confermano che, nelle occupazioni senza titolo, lo sgombero dell’alloggio ERP rientra in pieno nella giurisdizione del giudice ordinario e può essere portato avanti anche con forza pubblica, se necessario.(EIUS)

Tradotto: chi è dentro senza un titolo riconosciuto rischia davvero di essere buttato fuori, non è solo una “minaccia politica”.


3. Il contesto: provincia di Napoli, case popolari e degrado

Le associazioni inquilini in Campania parlano di:

  • alloggi al limite dell’abitabilità (infiltrazioni, impianti vecchi, barriere architettoniche),

  • assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria,

  • bandi nuovi quasi inesistenti, con liste d’attesa infinite,

  • interi rioni popolari vissuti come “zone a parte”, quasi fuori dalla città.(unioneinquilinicampania.it)

In parallelo, ACER e Comuni rivendicano la necessità di:

  • recuperare alloggi occupati senza titolo,

  • liberare spazi per nuovi interventi di edilizia sociale,

  • rientrare nei canoni di legge sulla gestione del patrimonio pubblico.(acercampania.it)

È un conflitto strutturale: diritto alla casa vs. gestione rigidamente contabile del patrimonio pubblico.


4. “Terreni invisibili”: come leggerla

Il termine “terreni invisibili” non è una categoria giuridica: è più un’immagine, ma secondo me azzeccatissima per descrivere almeno tre livelli:

  1. Terreni esistenti ma fuori dallo sguardo pubblico

    • Lotti agricoli o non edificabili, magari intorno al paese, che restano anni in uno stato di sospensione: né parco, né edilizia sociale, né vera campagna.

    • Terreni all’asta, non venduti, o frammentati in micro-quote, che non diventano mai progetti concreti (case, servizi, verde).(Immobiliare)

  2. Terreni “bloccati” da vincoli, abusi, incertezze catastali

    • aree potenzialmente utili per nuova edilizia sociale, ma con vincoli idrogeologici, archeologici (Poggiomarino ha il sito di Longola, con un’area archeologica importante), di rischio Vesuvio;(longola.it)

    • porzioni di territorio dove regole, condoni, abusi edilizi e interessi diversi si intrecciano, rendendo di fatto impossibile qualsiasi progettualità trasparente.

  3. Terreni invisibili come metafora sociale

    • I “terreni invisibili” sono anche le persone che vivono in case popolari come fossero in una zona grigia:

      • non pienamente legittimate,

      • non pienamente protette,

      • mai davvero rappresentate.

    • Esistono, ma non contano nei processi decisionali: non vengono coinvolte nei piani urbani, nei progetti di rigenerazione, nelle scelte su sgomberi e demolizioni.


5. Il paradosso: case che ci sono, terreni che ci sono… ma mancano le soluzioni

In tutta la provincia di Napoli hai, contemporaneamente:

  • case popolari occupate “irregolarmente” ma abitate da famiglie con redditi bassissimi;

  • alloggi vuoti o non assegnati per anni, per burocrazia o contenziosi;

  • terreni pubblici o para-pubblici che potrebbero essere usati per edilizia sociale, servizi, verde;

  • mercato privato che spinge su affitti brevi, speculazione, trasformazione turistica delle zone appetibili.

Risultato: invece di una politica che aumenta e qualifica l’offerta di casa, si scarica sul singolo inquilino il peso dell’irregolarità:
“Non hai titolo? Fuori.”
Ma spesso quell’irregolarità è il prodotto di decenni di mancate politiche, favoritismi, pratiche clientelari, silenzi.


6. Se vuoi farne un approfondimento (da blogger)

Se ti interessa svilupparlo in chiave editoriale, potresti strutturare così:

  1. Incipt umano

    • Una scena di sfratto o di pre-sfratto: la lettera, il citofono, la paura di dover lasciare l’alloggio popolare “che è casa da sempre”.

  2. Zoom locale: Poggiomarino come caso-studio

    • Rischio sgombero alloggi popolari nel 2021, aggiornamento graduatorie, paura nelle famiglie.(Obiettivo Notizie)

  3. Cornice regionale: Campania, Acer, degrado e assenza di manutenzione

  4. Capitolo “terreni invisibili”

    • Mappe mancate, aree a vocazione abitativa mai sviluppate, terreni all’asta che non diventano progetti.

    • La metafora: persone come “terreni invisibili” nel discorso pubblico.

  5. Domande aperte, non solo denuncia

    • Che cosa significherebbe una vera politica della casa?

    • Cosa potrebbero fare Comuni, Regione, Acer se davvero scegliessero di vedere questi “terreni invisibili” e queste persone invisibili?



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