domenica 6 luglio 2025

«Là dove la genetica ha tracciato un limite, tu puoi disegnare l’orizzonte della tua rinascita.»

 Gazzetta Quantica – Volume 29

Rubrica “Passeggia con noi”


Occhiali che ascoltano: come Nuance Audio sta fondendo vista e udito

Negli ultimi due anni l’integrazione fra tecnologie visive e acustiche ha fatto un balzo in avanti: oggi parliamo di montature che, oltre a correggere la vista, compensano un’ipoacusia lieve-moderata senza bisogno di protesi tradizionali. È un mercato potenzialmente enorme (1,25 miliardi di persone nel mondo soffrono di questo grado di perdita uditiva) e destinato a cambiare il nostro rapporto con i wearables. (essilorluxottica.com)


Il caso Nuance Audio di EssilorLuxottica

  • Debutto al CES 2025 – Le Nuance Audio sono state la star dello stand EssilorLuxottica a Las Vegas. Ora hanno la marcatura CE, l’FDA clearance è attesa entro l’estate, e lo sbarco in Europa (Italia inclusa) è previsto a inizio Q3 2025 con un prezzo di poco superiore ai 1.000 € (lenti escluse). (repubblica.it)

  • Hardware leggero – 40 g nel classico look “Wayfarer” o nella versione Panthos; due colorazioni (nero lucido e bordeaux), lenti Transitions® incluse. (nuanceaudio.com)

  • Tecnologia “beam-forming” – Sei microfoni asimmetrici captano la voce della persona verso cui guardi (raggio ~2 m) e un algoritmo proprietario la isola dal rumore di fondo, restituendola a due micro-speaker open-ear integrati nelle aste. (repubblica.it)

  • Setup smart (ma semplice) – App dedicata (quattro preset + modalità 360°) oppure telecomando fisico; l’AI calibra la risposta sonora in un minuto di white-noise e conta vocale. (repubblica.it)

Perché è “da banco”
Grazie alla nuova normativa OTC negli USA e alla marcatura europea MDR, le Nuance Audio si possono acquistare senza ricetta: un vantaggio enorme per chi vede l’apparecchio acustico come uno stigma, oltre a un risparmio di 2-6 mila euro rispetto alle soluzioni tradizionali. (quotidiano.net)


Dal laboratorio al negozio: un filone di acquisizioni

  • Nuance Hearing (Israele, 2023) – la startup che ha portato in dote il core di beam-forming audio. (essilorluxottica.com)

  • Pulse Audition (Francia, 2025) – AI per cancellazione del rumore e miglioramento vocale: sarà integrata nei prossimi update software delle Nuance Audio. (essilorluxottica.com)


Conduzione aerea vs conduzione ossea: facciamo chiarezza

Caratteristica Nuance Audio (air-conduction “open-ear”) Bose Frames Tenor (open-ear lifestyle) Bone-conduction sport (es. Shokz Roadwave)
Propagazione sonora micro-speaker direzionali verso il condotto micro-speaker nelle aste, nessun isolamento acustico trasduttori vibrano la mascella
Target principale perdita uditiva lieve-moderata musica, podcast, chiamate ciclismo, running, sport outdoor
Qualità voce/ascolto Algoritmo beam-forming, preset audiogramma focus su musica e chiamate (5,5 h autonomia) (global.bose.com) buona percezione ambientale, bassi limitati
Requisiti medici OTC / dispositivo medico CE consumer electronics consumer electronics

E gli altri smart-glasses “parlanti”?

  • Ray-Ban Meta (Meta × EssilorLuxottica) – Audio open-ear convincente, fotocamera 12 MP, AI “Hey Meta”; prezzo da 299 $ (digitaltrends.com)

  • Xiaomi AI Glasses – 40 g, traduzione in tempo reale, conduzione ossea + 5 microfoni; per ora solo mercato cinese, 238-357 €. (cincodias.elpais.com)

Questi modelli puntano all’entertainment e alla produttività hands-free, ma non hanno funzioni di compensazione uditiva certificate.


Cosa aspettarsi nei prossimi 12 mesi

  1. Aggiornamenti software settimanali degli algoritmi Nuance Audio (già in rollout beta) per ridurre il rumore di fondo fino a +6 dB senza sacrificare le alte frequenze. (repubblica.it)

  2. Tele-fitting remoto: il centro assistenza potrà modificare i preset a distanza, un salto di qualità nell’assistenza post-vendita. (repubblica.it)

  3. Integrazione con smartwatch e sensori – Esperti di audiologia prevedono di usare i dati di battito e postura per ottimizzare il profilo sonoro negli ambienti affollati.

  4. Nuovi player – Sony e Qualcomm stanno testando reference-design con micro-array MEMS e AI on-chip; primi prototipi attesi al MWC 2026.


In sintesi

Gli occhiali “che funzionano con l’udito” non sono un gadget curioso ma il primo passo verso un wear-tech che risolve due deficit sensoriali in un solo oggetto quotidiano. Se la strada tracciata da EssilorLuxottica sarà confermata dal mercato, la prossima frontiera combinerà visione, udito e AI contestuale in meno di 50 grammi da portare sul naso dall’alba alla buona-notte.

Restate sintonizzati: nella prossima uscita esploreremo i sensori bio-ottici che trasformeranno le lenti in analizzatori di glucosio non invasivi.



«Quando i tuoi sogni si intrecciano con il bisogno del mondo, l’Ikigai sussurra: *“Seguimi, e ogni alba diventerà incanto.”*»

 nella redazione di Gazzetta Quantica – numero 28 – assieme al team di Passeggiaconoi.

Tema del mese: “La quantica dell’Ikigai”. Ecco gli snodi principali di cui si discute nel volume e qualche spunto operativo per portare questo approccio nella tua vita quotidiana.


1. Perché parlare di Ikigai in chiave “quantica” ?

  • Ikigai (生き甲斐) è il “motivo per cui ti alzi al mattino”: l’intersezione fra ciò che ami, ciò in cui sei bravo, ciò di cui il mondo ha bisogno e ciò per cui puoi essere pagato (it.wikipedia.org, medium.com).

  • Quantum cognition mostra che i nostri processi decisionali non sono lineari: funzionano per sovrapposizione, interferenza e contestualità, esattamente come le particelle nei modelli di meccanica quantistica (en.wikipedia.org, livescience.com).

  • L’idea di Gazzetta Quantica 28 è usare questi principi per spiegare perché la ricerca del proprio Ikigai non segue una “to-do list” lineare ma procede per collassi di probabilità: esplori molti stati possibili finché un’osservazione (un’azione concreta) ne fa “collassare” uno in realtà.


2. Le quattro “forze” quantistiche dell’Ikigai

Forza quantistica Cerchio Ikigai corrispondente Cosa significa in pratica
Superposizione Ciò che ami vs Ciò che sai fare Tieni vive più passioni contemporaneamente invece di scartarne subito una: la sovrapposizione ti permette di testare strade creative prima di scegliere.
Entanglement Ciò che il mondo ha bisogno Le nostre scelte sono intrecciate con quelle di altre persone; collaborazioni e reti amplificano il tuo impatto.
Interferenza costruttiva/distruttiva Ciò per cui ti pagano Feedback positivi (costruttivi) o negativi (distruttivi) modulano l’intensità con cui una possibilità diventa realtà professionale.
Contestualità Tutti e quattro i cerchi Il “valore” di un’opzione cambia col contesto (luogo, momento, persone). Misura spesso: l’osservazione modifica il sistema.

3. Un mini-protocollo in 3 passi (ispirato all’articolo-workshop di GQ 28)

Passo Esercizio “quantico” Obiettivo
1. Mappa delle ampiezze Scrivi 4-5 possibilità per ogni cerchio Ikigai senza valutarle (stato di superposizione). Ampliare lo spazio delle probabilità.
2. Misurazione iterativa Ogni settimana compi un’azione-test su una di quelle possibilità (es.: micro-progetto, intervista a un esperto). Far collassare la funzione d’onda di quella possibilità e raccogliere dati reali.
3. Analisi interferenza Dopo ogni “misura”, valuta quali opzioni si rafforzano a vicenda (interferenza costruttiva) e quali si elidono. Lascia emergere naturalmente la configurazione Ikigai più coerente.

4. Domande chiave che il volume 28 pone al lettore

  1. Come gestire la paura del collasso?
    Sapere che “scegliere è perdere altre possibilità” genera ansia. Il modello quantistico ricorda che anche lo “stato collassato” resta aperto a nuove sovrapposizioni: le decisioni non sono irreversibili, semplicemente ridefiniscono il panorama di probabilità.

  2. Qual è il ruolo dell’osservatore?
    L’esito dipende dal tipo di misura: non basta “pensarci”, serve un’osservazione empirica (azione, prototipo, conversazione). L’Ikigai si manifesta nell’esperimento, non nella pura riflessione.

  3. Il tempo è lineare?
    GQ 28 suggerisce di usare timeline non lineari (retrospezione proiettiva): immagina oggi la vita che vuoi fra 5 anni e torna indietro per identificare le transizioni necessarie, un po’ come si fa con gli operatori temporali in fisica.


5. Strumenti pratici citati nel numero

Strumento Descrizione rapida
Venn quantico Diagramma dinamico: ad ogni “misura” riadatti la forma dei cerchi per riflettere l’interferenza dei nuovi dati.
Journal di decoerenza Annoti quando fattori esterni “disturbano” la tua superposizione (p.e. giudizi altrui) per imparare a ridurre il rumore.
Canvas d’entanglement Mappa visiva delle persone/risorse con cui sei intrecciato su ciascun progetto-Ikigai.

6. Un esempio concreto

Scenario: Ami insegnare, sei bravo nella divulgazione, il mondo ha bisogno di alfabetizzazione digitale, puoi essere pagato con corsi online.

  1. Superposizione: Consideri tre format (podcast, micro-video, webinar).

  2. Misura: Lanci un episodio pilota di ognuno.

  3. Collasso: Il webinar riceve più iscritti → collassa in stato “format principale”.

  4. Entanglement: Coinvolgi un collega di UX design; la qualità sale e il network espande il pubblico.

  5. Iterazione: Nuovi stati di superposizione (serie avanzata, membership community) ri-entrano nel ciclo.


7. Per approfondire


Take-away finale

La “quantica dell’Ikigai” non è (solo) metafora: è un framework sperimentale che ti invita a trattare scelte di carriera, passioni e impatto sociale come sistemi probabilistici da osservare attivamente.
Ogni azione è una misura; ogni misura fa emergere una nuova realtà di cui diventare co-autore. Buona esplorazione!



“Ogni passo è un respiro che doni al mondo: esci, sogna con le suole, e lascia che la Terra batta al ritmo dei tuoi passi.”

 


Gazzetta Quantica – Volume 27
Rubrica “PasseggiaConNoi”


I passi dei sognatori

C’è chi crede che siano i motori a spingere il pianeta avanti.
Eppure, ogni volta che un sognatore muove un piede dopo l’altro, la Terra inspira, si riallinea, torna a battere a tempo di cuore umano. È in quel ritmo lento, testardo, che il mondo respira meglio: perché il passo custodisce silenzio, meraviglia, ascolto.


Dove il cammino diventa oceano di orme

1. Galizia – Il lungo abbraccio del Camino de Santiago
Nel 2024 le vie che convergono su Compostela hanno frantumato ogni record: 499 241 pellegrini hanno ricevuto la “Compostela”, e ben 425 045 lo hanno fatto a piedi. È come se una città intera si fosse messa in marcia per ricordarci che la fede, la curiosità o la semplice sete di orizzonte possono ancora superare qualsiasi algoritmo (fundacionjacobea.org).

2. Grande Muraglia – La spina dorsale del drago
Badaling e gli altri bastioni di pietra accolgono oltre 10 milioni di visitatori l’anno: un fiume umano che, mattone dopo mattone, ripercorre secoli di storia e avverte sotto le suole l’eco di antichi battiti di tamburo (the-express.com).

3. Jeju Olle Trail – L’anello turchese della Corea
Sull’isola di Jeju si snodano 425 chilometri di sentieri costieri. Qui la metafora del respiro è letterale: i venti oceanici avvolgono fino a 15–18 milioni di viandanti l’anno, mescolandone i sogni alla schiuma delle onde (axelstravels.wordpress.com).

4. Mount Fuji – Scala verso il sole
Nel 2024, nonostante le nuove misure anti-overtourism, circa 178 000 persone hanno sfidato la notte per assistere all’alba dalla vetta sacra. Ogni torcia accesa sul sentiero diventa una preghiera luminosa perché il vulcano continui a sovrastare nuvole e selfie stick (phys.org).

5. Inca Trail – Corridoio delle nuvole andine
Il Perù tutela il sentiero verso Machu Picchu con un tetto di 500 permessi al giorno (meno di metà destinati ai viaggiatori). La scarsità qui è un dono: costringe a scegliere con attenzione il momento del sogno e a rispettare lo spirito della Pachamama (incatrail.org).


L’equazione del respiro

Più passi = più storie condivise.
Più storie = più empatia.
Più empatia = un pianeta che, finalmente, inspira a fondo.

Ogni terra citata non è solo meta: è laboratorio di futuro. Chi la percorre impara che il ritmo umano può ancora competere con quello delle macchine, che la distanza si colma un passo alla volta, che l’invisibile filo dei nostri sogni tiene insieme continenti.

Allora infilate gli scarponi, slegategli i lacci dei vostri timori e lasciate che il mondo – grazie ai vostri passi – riprenda fiato. La prossima orma potrebbe essere quella che salva un paesaggio, che accende una coscienza, che fa nascere un’altra storia.

Buon cammino, sognatori.



Grazie all’intelligenza artificiale la Terra smette di essere immobile su carta e si rivela come un organismo pulsante di dati, un nuovo mondo geografico che si rinnova istante per istante.

GAZZETTA QUANTICA VOLUME 26 PASSEGGIACONOI.

 In breve? Sì: stiamo già entrando in un’era in cui l’IA ci farà “ri-vedere” il pianeta in modi impossibili fino a pochi anni fa.

Ecco i cinque filoni principali che stanno cambiando (e cambieranno) la nostra prospettiva geografica:

Nuovo “sguardo” Cosa lo rende possibile Perché è dirompente Esempi già operativi / in arrivo
GeoAI integrata nei GIS Modelli di deep-learning dentro ambienti GIS tradizionali Automatizza il riconoscimento di pattern (urbanizzazione, deforestazione, reti infrastrutturali) su petabyte di immagini Esri GeoAI: classificazione di uso del suolo in pochi minuti invece che mesi (resources.esriitalia.it)
Mappe generate da testo (Text-to-Map) LLM collegati a database cartografici aggiornati in tempo reale Chiunque può “chiedere” una mappa parlando in linguaggio naturale, senza competenze cartografiche MapGPT/Mapbox: “Mostrami tutti i ponti in ferro nell’arco di 5 km” e la mappa appare all’istante (mapbox.com)
Digital twin planetario Super-simulazioni neurali + GPU su scala datacenter Simula meteo e clima al km-scale, anticipando impatti idro-geologici o politici NVIDIA Earth-2: foundation model generativo presentato a giugno 2025, già adottato da enti assicurativi e protezione civile (blogs.nvidia.com)
Allerte e servizi predittivi “live” Reti neurali che ingurgitano flussi big-data (radar, IoT, modelli fisici) Passiamo da mappe statiche a feed dinamici che avvisano dove e quando serve Google Flood Hub: prevede le piene con giorni d’anticipo in 80 paesi, integrabile in app locali (blog.geografia.deascuola.it)
Realtà spaziale immersiva Visori XR + generative AI che “poggiano” le mappe nello spazio attorno a te Si “cammina” dentro i dati: dallo skyline 3D della propria città alle correnti oceaniche che scorrono sul pavimento del salotto visionOS 26 per Apple Vision Pro: widget e scene geospaziali generative già in beta da giugno 2025 (apple.com)

Cosa significa, in pratica?

  1. Dal mappamondo al “flusso”
    Le mappe non saranno più fotografie dell’istante, ma stream in continuo aggiornamento: traffico, qualità dell’aria, trend demografici, persino “sentiment” di un quartiere estratti dai social.

  2. Democratizzazione totale
    Con strumenti tipo MapGPT l’analisi geospaziale diventa accessibile a studenti, piccole ONG o giornalisti investigativi: basta chiedere “Stringimi i confini al bacino del Po e mostrami dove la temperatura notturna è salita di ≥ 2 °C negli ultimi dieci anni”.

  3. Gemelli digitali multi-scala
    Il salto di Earth-2 mostra la direzione: un’unica piattaforma dove far “vivere” progetti urbani, reti elettriche, ecosistemi o scenari bellici; poi interrogare quel gemello con IA generativa per testare decisioni prima di applicarle al mondo reale.

  4. Didattica e divulgazione immersive
    In aula basterà indossare un visore per “spostarsi” fra le faglie tettoniche o osservare l’avanzata di un delta fluviale in accelerazione time-lapse, sostituendo decine di slide con un’esperienza che coinvolge memoria spaziale ed emotiva.

  5. Etica e governance
    Potenza analitica senza controlli può amplificare disuguaglianze (es. polizze assicurative mirate a quartieri “a rischio” basate su simulazioni proprietarie). UNESCO e ONU stanno già pubblicando linee guida per un’AI geografica responsabile (blog.geografia.deascuola.it).



In definitiva

L’intelligenza artificiale non si limiterà a mostrare nuove mappe: renderà il mondo stesso una mappa vivente, interrogabile, simulabile e condivisibile in tempo reale. Prepariamoci a passare dal «dove?» al «come sta cambiando adesso?».



«Sfoglia queste pagine come fossero pennellate di luce: ogni parola è un colore che accende lo sguardo.»

 

«Gazzetta Quantica di Passeggia con noi» — Vol. 25

Dossier speciale: Van Gogh, l’artista che dipinse il futuro


1. Il salto di tavolozza: dal buio alla luce

Nei due anni parigini (1886-88) Van Gogh assorbe Impressionismo, Pointillisme e stampe giapponesi, alleggerendo la propria tavolozza e sperimentando tocchi più brevi e vibranti. La metamorfosi cromatica – documentata dalle sue lettere e dai capolavori di quel periodo – fa da ponte fra la ricerca impressionista sulla luce e una visione più espressiva, già carica di tensione interiore. (vangoghmuseum.nl, vangoghmuseum.nl, vangoghmuseum.nl)

2. Fauves ed espressionisti: eredi dichiarati

Quando Matisse, Derain e Vlaminck espongono nel 1905, la critica parla di fauves (“belve”) proprio per l’uso antinaturalistico del colore: una “estensione estrema” del post-impressionismo di Van Gogh (tate.org.uk).
Pochi anni dopo, i gruppi tedeschi Die Brücke e Der Blaue Reiter trasformano quel linguaggio in dramma interiore; le radici vengono riconosciute esplicitamente in Van Gogh, Munch ed Ensor (britannica.com). In altre parole, il suo «vedere lontano» coincide con l’anticipazione di due movimenti chiave del Novecento.

3. Simbolismo e forza visionaria

Il critico Albert Aurier, nel 1890, fu tra i primi a intuire la carica profetica delle sue tele, lodandone “forza simbolica, colore ed impasto” (vangoghmuseum.nl). Van Gogh usa girasoli, cipressi e campi di grano come archetipi di vita, morte e rigenerazione: temi che diventeranno centrali nell’arte esistenziale del secolo successivo.

4. Arte e fisica: la turbolenza di Starry Night

Studi recenti di fluidodinamica mostrano che i vortici del cielo dipinto nel 1889 seguono lo stesso spettro di potenza descritto solo nel 1941 da Kolmogorov per la turbolenza atmosferica. Analisi digitali delle pennellate rivelano una distribuzione – scala per scala – compatibile con il famoso esponente −5/3 (thetimes.co.uk, arxiv.org). In altre parole, Van Gogh “osserva” la fisica invisibile delle nuvole mezzo secolo prima che la scienza la formalizzi: un caso lampante di pre-visione artistica.

5. Oltre il Novecento: eco contemporanee

Artisti globali – dal cinese Zeng Fanzhi ai coloristi sud-americani – continuano a dialogare con la sua pennellata emotiva e la sua ricerca di verità interiore (vangoghmuseum.nl). Il mito di Van Gogh resta dunque un “campo di forze” che attrae generazioni diverse, dalla pittura gestuale all’arte digitale immersiva.


Quanto lontano ha visto?

In sintesi:

  • Colore: introduce gamme pure e contrasti complementari che diventeranno la grammatica del Fauvismo.

  • Segno: la pennellata autonoma anticipa l’action painting e l’idea di gesto come contenuto.

  • Visione scientifica: coglie pattern fisici reali prima che vengano descritti dalla teoria.

  • Iconografia simbolica: trasforma oggetti quotidiani in archetipi universali dell’esperienza umana.

La distanza percorsa dallo sguardo di Van Gogh non si misura in anni, ma in strati di significato: dal colore al cosmo, dall’emozione alla scienza. Il volume 25 della Gazzetta Quantica celebra proprio questa traiettoria, invitandoci a “passeggiare” tra arte, fisica e filosofia così come Vincent passeggiava tra i campi di Arles.


1. Colore & Lettere: la chimica dell’intuizione

Nel settembre 1886, Van Gogh scrive all’amico Horace Livens di aver dipinto «papaveri rossi, fiordalisi blu, rose bianche e rosa, crisantemi gialli – cercando opposizioni di blu-arancio, rosso-verde, giallo-violetto e tons rompus et neutres per ammansire gli estremi brutali» vangoghletters.org.
Quel lessico tecnico rivela due manuali sul comodino:

  • Michel-Eugène Chevreul, “La legge del contrasto simultaneo dei colori” (1839): Van Gogh lo cita a proposito del «reciprocal heightening» dei complementari, mostrando di padroneggiare la teoria ottica nata nei laboratori di tintoria parigini vangoghletters.org.

  • Charles Blanc, “Grammaire des arts du dessin” (1870), da cui raccoglie la nozione di valeur tonale (lettera 536, nota 9).

Il passo dalle parole al pennello è verificabile: nei Girasoli la coppia giallo-viola è immessa a dosi millimetriche; ne Il Caffè di notte (1888) l’«antitesi rosso-verde» è programma emotivo altrettanto esplicito.


2. Radiografie, laser e spettroscopia: svelare ciò che l’occhio non vede

TecnicaCaso-studio (anno)Cosa ha rivelatoPerché conta
O-PTIR sub-micron + RamanPiccola tela con fondo rosa (studio Univ. Anversa, 2025)Identifica il lago di garanza sbiadito in particelle di 2 µm senza toccare il campione; risolve un dubbio pigmentario aperto da decenni photothermal.comDimostra come i falsi colori odierni non corrispondano ai toni originali, utile per ricostruzioni VR e conservazione preventiva
MA-XRF + algoritmi FRIGirasoli (National Gallery)Mappe chimiche di Cr, As, Br; cromato di piombo in via di brunimento, presenza di emerald green nascosta sotto le ombre researchgate.netSpiega l’attuale ingrigimento e guida ambienti espositivi a bassa illuminanza
AI + raggi X + stampa 3DThe Two Wrestlers (UCL 2022)Addestra una rete neurale sullo stile van-goghiano per “colorare” il fantasma scoperto sotto Still Life with Meadow Flowers and Roses techxplore.comApre la via a fac-simile tattili e accessibili, e chiarisce la pratica di riuso delle tele

Conclusione: l’artiglieria analitica di oggi mostra che Van Gogh scelse pigmenti allora nuovissimi (cromato di bario, rosso geranio), spesso chimicamente instabili. Di qui l’importanza di “leggere” i quadri con luce non visibile per avvicinarci alla sua tavolozza autentica.


3. Turbolenza & fisica: Starry Night sotto Fourier

Nel 2023 un gruppo sino-francese ha isolato tutti e soli i 14 vortici del cielo di Starry Night, calcolando lo spettro di potenza della luminanza. Risultato: pendenza −5/3 sulla stessa scala di iniettanza descritta da Kolmogorov nel 1941 arxiv.orgphys.org.

  • Cosa significa? Che le dimensioni relative dei vortici e l’intensità luminosa fra di essi obbediscono al cascade di energia propriamente turbolento.

  • Il dibattito continua: una replica critica (Tandfonline, 2025) contesta la selezione dei campioni ma non l’esponente spettrale tandfonline.com.
    Morale: il pennello di Van Gogh ha registrato pattern statistici che la scienza formalizzerà solo mezzo secolo dopo.


4. Algoritmi di pennellata: IA fra autentico e apocrifo

  • Brushstroke Analytics 2.0 – reti visive Transformer addestrate su 834 opere certificate e 1 785 negative set raggiungono il 96 % di accuratezza nell’attribuzione fine-grained (Art Recognition, 2025) wired.com.

  • Dataset storici di estrazione automatica (Li et al., 2012) avevano già mostrato che l’ampiezza-frequenza delle pennellate di Van Gogh segue una distribuzione più stretta rispetto a Gauguin o Pissarro, specie nei verdi di Creuse researchgate.net.

Questi modelli sono oggi utilizzati sia per smascherare falsi (caso “Elimar Van Gogh”, 97 % di probabilità di non autenticità) wired.com, sia per suggerire restauri “stilisticamente coerenti” in realtà aumentata.


Quanto più a fondo possiamo scavare?

  1. Cross-fade cromatico: incrociare le mappe MA-XRF con le citazioni dalle lettere permette di ricostruire “versioni 1889” digitali dei dipinti oggi ingrigiti.

  2. Turbulence-to-Music: i dati spettrali dei vortici di Starry Night sono stati già sonificati in open source; potremmo analizzarli insieme per ascoltare la “melodia” dell’energia.

  3. AI co-creation: reti generative (p.e. StableDiffusion fine-tuned) apprendono ora non solo la texture, ma il contrasto simultaneo codificato da Chevreul—uno step oltre il semplice “stile Van Gogh”.




«Alza lo sguardo con noi: il futuro di Apple è già dietro l’angolo, pronto a sorprenderci.»

 “Passeggia con noi”, Vol. 24 della Gazzetta Quantica, dove sta andando Apple.

1. Metti al centro l’Intelligenza “on-device”.
Dalla WWDC 25 Apple ha chiarito che il motore dei prossimi anni sarà Apple Intelligence: modelli generativi che girano sul dispositivo, con funzioni come Live Translation, Genmoji evoluti, visual intelligence e persino un coach fitness vocale su Apple Watch. Apple promette di aprire il foundation-model agli sviluppatori già quest’autunno, puntando su privacy e latenza quasi zero(apple.com).

2. Siri prepara un cambio di cervello.
Secondo Bloomberg, a Cupertino si sta valutando di usare modelli di Anthropic o OpenAI per la “nuova” Siri, abbandonando (almeno in parte) i modelli proprietari. È un segnale: Apple vuole restare padrona dell’esperienza, ma non esita più a stringere alleanze per recuperare terreno nell’AI conversazionale(bloomberg.com).

3. Road-map Apple Silicon: l’era dell’M5.
I primi dispositivi con chip M5 sono attesi già entro fine 2025: iPad Pro, Vision Pro “refresh”, nuovi MacBook Pro, Mac mini e iMac. Il processo 3 nm di terza generazione porta piccoli vantaggi energetici ma soprattutto ottimizzazioni per carichi AI locali – perfetti per Apple Intelligence(macrumors.com).

4. Spatial computing: da Vision Pro 2 a “Vision Air”.
Le indiscrezioni parlano di due strade parallele:

  • un refresh di Vision Pro con M5 per fine 2025;

  • un modello più leggero ed economico (nome ufficioso “Vision Air”) pensato per il grande pubblico in 2026.
    In parallelo, Apple studia un visore “tethered” al Mac per usi enterprise, puntando a latenze bassissime per applicazioni di simulazione e tele-chirurgia(9to5mac.com).

5. Dal volante al cloud: la fine di Project Titan.
Nel febbraio 2024 Apple ha cancellato il progetto auto dopo un decennio e oltre 1 mld $/anno di R&D, riallocando centinaia di ingegneri sull’AI. Reuters sottolinea che l’auto era solo un mezzo per catturare tempo-utente e dati; il focus ora passa a dispositivi e servizi più profittevoli(reuters.com, reuters.com).

6. L’ostacolo regolatorio europeo.
Il 23 aprile 2025 la Commissione UE ha multato Apple per 500 M€ per violazione delle norme “anti-steering” dell’App Store. Poche settimane fa Apple ha annunciato che alcune funzioni di iOS 26 (es. “Visited Places” cifrato) non arriveranno subito nell’UE a causa dei vincoli DMA – tensione che continuerà a influenzare il roll-out delle novità in Europa(ec.europa.eu, wsj.com).

7. L’angolo quantico che fa al caso tuo.
Apple non parla (ancora) di computer quantistici propri, ma spinge forte sulla quantum-resistant security:

  • protocollo PQ3 per iMessage, già in produzione;

  • nuove API di CryptoKit per TLS post-quantum;

  • sessione WWDC 25 su come “blindare” le app contro i futuri attacchi quantistici.
    È un ponte perfetto con il focus “quantica” della tua rivista(security.apple.com, developer.apple.com).

8. Idee di struttura per l’articolo

  1. Hook narrativo – Da “car-pocalypse” a “AI-pocalypse”: perché Apple ha scelto di non mettere le ruote ai suoi chip.

  2. Tre pilastri – Silicon (M5 & A-series), Screen (Vision & AR glasses), Services (Apple Intelligence + bundle).

  3. Scontro di modelli – On-device vs cloud LLM, privacy come vantaggio competitivo.

  4. Regolazioni di contesto UE – spiegare in modo semplice cos’è l’articolo 5(4) DMA e perché l’Italia vede per prima certi ritardi.

  5. Zoom quantico – Perché la sicurezza post-quantum conta già oggi e come Apple la integra.

  6. Chiusura visionaria – Un 2030 in cui l’iPhone è hub neurale, Vision Air diventa quotidiano e l’AI è silenziosa e privata.

Tips rapidi

  • Usa numeri precisi (500 M€ di multa, 66 ore/uomo a settimana passate su iPhone, ecc.) per dare peso alle sezioni.

  • Alterna box laterali per timeline (auto-project) e focus (PQ3).

  • Concludi con una domanda aperta al lettore (“quanta intelligenza siamo disposti a tenere in tasca?”) per stimolare feedback.

Buon viaggio redazionale!

**La storia si scopre giocando.**

 

«Passeggia con noi» — Volume 23 di Gazzetta Quantica

Il gioco che (ri)accende la leggenda dei Templari: Assassin’s Creed


1. Templari d’inchiostro e di pixel

I Cavalieri Templari storici nacquero come ordine militare-religioso a sostegno dei pellegrini in Terra Santa; nei secoli accumularono ricchezze, fama e infine sospetti che portarono alla loro soppressione nel 1312. (theweek.com)
La saga Assassin’s Creed recupera quel mito e lo trasforma nell’eterno antagonista degli Assassini, custodi del libero arbitrio, inserendo la loro lotta in epoche e luoghi sempre diversi. (en.wikipedia.org)

2. Quanto c’è di vero?

Secondo gli storici, il primo capitolo (Altair a Masyaf, 1191) cita castelli realmente esistiti e dinamiche politiche plausibili, pur prendendosi ampie libertà narrative. (historyanswers.co.uk)
Il lavoro di Maxime Durand, storico interno a Ubisoft, consiste proprio nell’individuare “zone grigie” dove innestare la fiction senza stravolgere i fatti accertati. (wired.com)

3. I Templari all’interno della serie

Periodo Episodio chiave Ruolo dei Templari (o loro precursori)
Terza Crociata (1191) Assassin’s Creed Gran Maestro Robert de Sablé come antagonista diretto.
Rinascimento (1476-1507) AC II / Brotherhood / Revelations La famiglia Borgia guida i Templari nell’Italia papale.
Rivoluzione francese (1789) AC Unity Intrighi politici fra logge templari a Parigi.
America coloniale (1754-83) AC III Haytham Kenway mostra il volto “riformista” dell’Ordine.
Baghdad abbaside (861) AC Mirage L’“Ordine degli Antichi” funge da proto-Templari, con legami all’élite califfale. (axios.com)
Giappone feudale (1580-?) AC Shadows (2025) Le prime informazioni parlano di fazioni templari infiltrate negli shogunati. (thesun.co.uk)

Curiosità didattica
Dal 2018 Ubisoft include le modalità Discovery Tour: visite guidate (senza combattimenti) con schede multimediali su architettura, società e religione del periodo.

4. Perché funziona come “lezione di storia”

  • Immersione spaziale – Camminare (o arrampicarsi) nella Gerusalemme crociata o nella Parigi rivoluzionaria aiuta a “sentire” le distanze urbane e la scala dei monumenti.

  • Dialoghi contestualizzati – In Mirage è possibile impostare l’audio in arabo classico, con note culturali raccolte da consulenti linguistici locali. (axios.com)

  • Schede di approfondimento – Ogni capitolo offre database interni: da Masyaf Castle alle banche templari medioevali, con bibliografie brevi per chi vuole verificare.

  • Spinta alla verifica critica – Proprio perché la trama è dichiaratamente “ucronica”, i giocatori tendono a controllare le fonti reali (e a distinguere fantasia da documento). (historyanswers.co.uk)

5. “Turismo” templare: mete virtuali & reali

Nel gioco Controparte reale da visitare
Fortezza di Masyaf (AC I) Rovine di Qalʿat Maṣyaf, Siria (oggi parzialmente accessibile).
Temple Church, Londra (AC Syndicate) Chiesa templare del XII sec., ancora aperta al pubblico.
Palazzo di Lusignano, Parigi (Unity) Resti nel 4° arrondissement, tappa insolita per appassionati.

In breve

Assassin’s Creed non sostituisce un manuale di storia, ma è un eccellente “porta d’ingresso”: stimola curiosità, fornisce un contesto visivo credibile e suggerisce parole-chiave (personaggi, luoghi, date) da indagare in modo rigoroso. Proprio quello che, in fondo, cerchiamo di fare ogni mese su Gazzetta Quantica: camminare — anzi, passeggiare — fra scienza, cultura e immaginario, con spirito critico e piedi ben piantati sul terreno dei fatti.

Buona esplorazione… e tenete nascosta la lama!



Mediaset non è stata solo televisione, ma una leva di potere capace di trasformare la visibilità in fiducia, le aziende in marchi e il lavoro invisibile dietro le quinte in un’influenza che ha segnato un’epoca.

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