martedì 7 ottobre 2025

“L’immortalità non è il vivere per sempre, ma il risveglio di una coscienza capace di attraversare il tempo senza esserne più prigioniera.”

 I segreti dell’immortalità: alle origini del mito russo e le macchine del potere globale


Introduzione

L’idea che l’immortalità — o almeno una vita sorprendentemente estesa — possa essere raggiunta tramite scienza avanzata è antica quanto l’uomo. Ma negli ultimi decenni, circola un filone di teorie (e congetture) secondo cui stati potenti, élite scientifiche e governi segreti stiano già lavorando – in gran silenzio — per “rompere le catene della morte”. Tra tutti, la Russia compare come protagonista: un paese oscuro, con infrastrutture scientifiche robuste e una tradizione di mistero. Ma cosa c’è di reale, cosa è propaganda, e cosa è pura invenzione?

In questo articolo esploreremo le teorie principali, le loro implicazioni narrative, i fatti noti e i punti deboli che permettono di “smontare” (in tutto o in parte) il mito dell’immortalità russa globale.


1. Le radici storiche: Utopia, alchimia e scienza russa

  • La cultura russa conserva una tradizione filosofica e spirituale di ricerca dell’immortalità o resurrezione, con figure come Nikolaj Fëdorov, filosofo russo del XIX secolo, che teorizzava la “resurrezione collettiva” tramite scienza e tecnologia. New Lines Magazine

  • Durante l’era sovietica e post-sovietica, idee bizzarre – come esperimenti di criogenia, “vampirismo medicale” o trasferimento di coscienza – si sono mescolate con la scienza reale, portando a narrazioni ibride di fantascienza e potere.


2. Il progetto “2045 Initiative” e la sinistra utopia della vita digitale

Uno dei casi più famosi (e controversi) è la 2045 Initiative, fondata da Dmitry Itskov a Mosca. Scopo ufficiale: sviluppare tecnologie che permettano il trasferimento della personalità in supporti non biologici (avatar, intelligenza artificiale, robot), prolungando indefinitamente l’esistenza umana. Wikipedia
Secondo i sostenitori, questa iniziativa è il trampolino per una “immortalità digitale”. Secondo i critici, è una speculazione tecnologica con fondi limitati, più marketing utopico che vero sviluppo.


3. La “ossessione” del Cremlino: Kovalchuk, Vorontsova e i progetti nazionali

Molte teorie cospirazioniste ruotano attorno ad attori vicini al potere russo:

  • Mikhail Kovalchuk, direttore dell’Istituto Kurchatov e figura vicina a Vladimir Putin, è spesso citato come il promotore più attivo della ricerca sull’immortalità e il “genoma russo”. Meduza+1

  • Maria Vorontsova, figlia di Putin e endocrinologa, è coinvolta in programmi genetici e biomedici con serrati legami statali. TIME+1

  • Il “Progetto Nazionale per le Nuove Tecnologie per la Salute” è percepito da alcuni come la copertura ufficiale per finanziare ricerche di rigenerazione, anti-invecchiamento e forse esperimenti “al limite”. RadioFreeEurope/RadioLiberty+1

Secondo fonti giornalistiche, la pressione dall’alto è reale: “Il grande capo ha fissato l’obiettivo, e i burocrati cercano di raggiungerlo con tutti i mezzi” afferma un ricercatore anonimo. RadioFreeEurope/RadioLiberty


4. Il celebre “hot mic”: Putin e Xi discutono di immortalità

Un episodio che ha fatto scalpore: durante una parata militare a Pechino, un microfono aperto ha “catturato” una conversazione tra Vladimir Putin e Xi Jinping in cui si parlava di biotecnologie, trapianti d’organo continui e persino la prospettiva di “diventare immortali”.
Questa clip è stata ampiamente rilanciata sui media, e ha alimentato molte teorie sul fatto che le superpotenze stiano cercando il potere supremo: non solo dominare territori, ma dominare la vita stessa.



lunedì 6 ottobre 2025

«Nel mondo dell’energia verde, la truffa più pericolosa non è quella che svuota il portafoglio, ma quella che spegne la fiducia nel cambiamento.»



🌱 Le Truffe della Green Energy: quando il verde diventa una coperta per l’inganno

Negli ultimi anni l’energia “verde” è diventata il simbolo del futuro: pannelli solari, pale eoliche, auto elettriche, biocarburanti e packaging compostabile riempiono le pubblicità come se bastasse acquistare un prodotto “eco” per salvare il pianeta.
Ma dietro questa ondata di buone intenzioni si nasconde una verità scomoda: non tutto ciò che è etichettato come green lo è davvero.
Benvenuti nel mondo delle truffe della green energy, dove la sostenibilità diventa una strategia di marketing, e l’etica un optional.


Greenwashing: l’arte di sembrare sostenibili

Il termine greenwashing indica la pratica — ormai diffusissima — di mascherare come ecologico ciò che non lo è.
Aziende energetiche che continuano a estrarre petrolio ma finanziano un paio di pannelli solari “dimostrativi”; multinazionali che compensano le emissioni piantando alberi in foreste che poi vengono abbattute; fornitori di energia che promettono “100% rinnovabile” mentre acquistano elettricità dalla rete tradizionale.

Il trucco è tutto comunicativo: il colore verde, le parole “eco” o “bio”, le foglioline sui loghi.
Una narrazione perfetta, ma spesso vuota di sostanza.


🏭 Le frodi energetiche: quando il business diventa truffa

Oltre al greenwashing, esistono vere e proprie truffe economiche nel settore energetico.
Alcuni esempi concreti:

  • Contratti ingannevoli di fornitura “green” con tariffe più alte, ma energia proveniente dalle stesse centrali fossili.

  • Pannelli solari venduti con incentivi fantasma, promessi ma mai ottenuti, o installazioni di scarsa qualità fatte da società che scompaiono dopo pochi mesi.

  • Token e progetti crypto “green” che promettono investimenti etici nell’energia rinnovabile ma si rivelano schemi piramidali.

  • Certificati falsi di compensazione CO₂, venduti a imprese per pulirsi la coscienza e continuare a inquinare.

La truffa qui non è solo economica: è etica, perché toglie credibilità a chi lavora davvero per il cambiamento.


🌍 Il paradosso del progresso ecologico

La transizione energetica è reale e necessaria, ma l’economia verde è diventata un mercato milionario.
E dove scorrono soldi e incentivi pubblici, nascono interessi, scorciatoie e finti paladini dell’ambiente.
Molte startup “eco” si fondano su modelli di business più orientati al profitto che alla sostenibilità.

Il rischio?
Che la parola “green” perda significato, e che la fiducia dei cittadini si sgretoli sotto il peso della disillusione.


🔍 Come difendersi dalle truffe dell’energia verde

  1. Verifica sempre le fonti: controlla che il fornitore o l’azienda sia certificato da enti indipendenti (es. TÜV, GSE, Ecolabel).

  2. Diffida delle offerte miracolose: nessun impianto solare si ripaga in “3 mesi”.

  3. Informati sugli incentivi reali: consulta i siti ufficiali del Ministero dell’Ambiente o del GSE, non le promesse dei venditori.

  4. Leggi bene i contratti: la voce “energia rinnovabile” può nascondere clausole ambigue.

  5. Premia la trasparenza: le aziende serie mostrano dati, non slogan.


💬 Conclusione: il verde autentico nasce da dentro

La vera energia pulita non è solo quella che illumina le nostre case, ma quella che nasce da una coscienza collettiva nuova.
Il cambiamento parte dalle scelte quotidiane, non dalle pubblicità.
Essere “green” non significa comprare l’ennesimo prodotto “eco”, ma consumare meno, capire di più, e pretendere onestà.

Solo allora la rivoluzione energetica sarà davvero luminosa. ✨




✨ *“La mentalità di crescita è l’arte silenziosa di credere che ogni limite sia solo un confine momentaneo dell’anima, pronto a espandersi ogni volta che scegli di imparare.”*



Mentalità di Crescita: L’Arte di Espandere la Propria Mente

Viviamo in un’epoca in cui il cambiamento è l’unica costante. Le tecnologie si evolvono, le relazioni si trasformano, e anche noi — spesso senza accorgercene — siamo continuamente chiamati a reinventarci.
Ma perché alcune persone sembrano cavalcare il cambiamento con leggerezza, mentre altre lo temono o lo subiscono?
La risposta, in gran parte, risiede nella mentalità: più precisamente, nella mentalità di crescita.


Cos’è la Mentalità di Crescita

Il termine growth mindset è stato coniato dalla psicologa Carol Dweck della Stanford University.
Secondo le sue ricerche, le persone si dividono principalmente in due categorie mentali:

  • Mentalità fissa (fixed mindset) → credi che le tue capacità siano innate e immutabili.

  • Mentalità di crescita (growth mindset) → credi che ogni abilità, talento o intelligenza possa essere sviluppata attraverso impegno, pratica e curiosità.

Chi possiede una mentalità di crescita non teme l’errore, lo considera parte del processo.
Non dice “Non sono portato per questo”, ma “Non ancora”.
È una piccola differenza linguistica, ma un’enorme trasformazione nella prospettiva interiore.


La Scienza dietro la Crescita

Le neuroscienze confermano che il cervello è plastico, ovvero in continua evoluzione.
Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, si creano connessioni neuronali; più le rafforziamo, più diventano stabili.
Questo significa che imparare, migliorare e cambiare non è solo una metafora motivazionale — è una verità biologica.

“Il cervello non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere.”
— Plutarco


Come Coltivare una Mentalità di Crescita

1. Accogli l’errore come maestro

Ogni fallimento contiene un messaggio nascosto.
Annota cosa hai imparato da ogni errore — e celebra il fatto di averci provato.
Chi non sbaglia, di solito non cresce.

2. Sostituisci il giudizio con la curiosità

Quando qualcosa non ti riesce, chiediti:
👉 “Cosa mi manca ancora per riuscirci?”
La curiosità dissolve la paura e trasforma il limite in una soglia da attraversare.

3. Riconosci il potere del “non ancora”

Ogni abilità che oggi ammiri negli altri è il risultato di una lunga serie di tentativi.
Usa la parola ancora come ponte tra chi sei e chi stai diventando.

4. Circondati di persone che ti ispirano

La mentalità è contagiosa.
Frequentare chi crede nella crescita personale amplifica il tuo stesso slancio evolutivo.
L’energia che ricevi dagli altri è materia viva per il tuo cambiamento.

5. Trasforma la critica in carburante

Chi ti critica ti offre, spesso inconsapevolmente, un feedback prezioso.
Non reagire — rifletti.
Non difenderti — espandi.
La crescita è anche saper filtrare, e poi trasformare, ciò che ti arriva dall’esterno.


La Mentalità di Crescita come Visione Spirituale

Al di là della psicologia e del successo personale, la mentalità di crescita è anche un atteggiamento spirituale.
Significa riconoscere che la vita non è una gara ma un processo di fioritura.
Che l’essere umano non “è” qualcosa di fisso, ma “diventa” costantemente.
È il coraggio di dire: Io sono in viaggio. Io non sono finito. Io sono possibilità in espansione.


Un Esercizio Quotidiano per Aprire la Mente

Ogni sera, chiediti:

“In cosa sono cresciuto oggi, anche solo di un millimetro?”

Forse hai imparato una nuova parola, forse hai ascoltato qualcuno con più attenzione, forse hai scelto di non reagire.
Sono piccoli gesti, ma costruiscono la tua evoluzione mentale.
La crescita non è sempre spettacolare — spesso è silenziosa, invisibile, ma inarrestabile.


Conclusione: Diventare Architetti della Propria Mente

Sviluppare una mentalità di crescita significa diventare architetti consapevoli del proprio pensiero.
Significa scegliere ogni giorno di apprendere, di mettersi in discussione, di restare curiosi.
Non esiste una vetta definitiva, ma un sentiero continuo fatto di scoperte.

E allora, più che “avere successo”, impariamo ad evolvere.
A crescere come alberi: in silenzio, ma con radici profonde e rami che toccano il cielo.




**“Nel frastuono del mondo, il Sé non urla per farsi sentire: attende che tu scelga di ascoltare.”**



Il Rumore del Mondo e il Silenzio del Sé: la Distrazione Suprema della Nostra Epoca

Viviamo immersi in un mare di stimoli.
Voci, notifiche, immagini, promesse.
Il mondo ci parla ininterrottamente — e spesso, ci urla.
“Guarda qui.”
“Compra questo.”
“Diventa quello.”
Ogni segnale è un richiamo verso l’esterno, un invito sottile (e seducente) a spostare la nostra attenzione da noi stessi a qualcosa — o qualcuno — là fuori.

E così, lentamente, quasi impercettibilmente, la conoscenza di sé si dissolve nel rumore di fondo dell’esistenza collettiva.

La più potente distrazione esterna: il richiamo del "di più"

Il “di più” è il mantra silenzioso del nostro tempo.
Più visibilità.
Più connessioni.
Più esperienze.
Più risultati.

In questa corsa sfrenata, raramente ci accorgiamo di una verità tanto semplice quanto dimenticata: ogni volta che rincorriamo il “di più”, ci allontaniamo dal “qui”.
Il desiderio di accumulare esperienze, conoscenze, status, crea un’illusione di crescita. Ma è una crescita centrifuga — ci spinge verso l’esterno, non verso il centro.
E il Sé, quel nucleo immobile e silenzioso che ci abita, resta lì, in attesa che torniamo ad ascoltarlo.

Lo spettacolo permanente dell’altrove

Gli schermi lampeggiano.
Le menti si rincorrono.
Le identità si modellano sul riflesso digitale di ciò che “funziona”.

Siamo diventati spettatori e attori nello stesso tempo: assistiamo alla rappresentazione di noi stessi.
Ma la conoscenza di sé non nasce dalla performance.
Nasce dal silenzio, dalla sospensione, dall’intervallo tra un pensiero e l’altro.
Nel momento in cui smettiamo di “postare” e iniziamo a “percepire”, accade qualcosa di straordinario: il mondo esterno si sfoca, e appare — nitido — il nostro spazio interiore.

Il ritorno al centro: la quiete come atto rivoluzionario

Ritrovare il Sé oggi è un gesto controcorrente.
Richiede un atto di coraggio: spegnere il mondo per un istante.
Non fuggirlo, ma sottrarsi consapevolmente alla sua presa ipnotica.
Il silenzio non è un vuoto, ma una soglia.
In quel vuoto il Sé non si “ricrea” — si riconosce.
Non è qualcosa da costruire, ma qualcosa da ricordare.

Un esercizio di disconnessione consapevole

Ogni giorno, anche solo per cinque minuti, siediti.
Senza telefono. Senza musica. Senza intenzione.
Lascia che il rumore esterno si affievolisca.
All’inizio sentirai l’irrequietezza del mondo che hai dentro.
Poi, piano piano, apparirà un silenzio diverso — non quello dell’assenza di suoni, ma della presenza di te stesso.
È lì che inizia la vera conoscenza.

Conclusione: il Sé come casa originaria

Il Sé non si conquista.
Non si raggiunge.
Non si diventa “migliori” per trovarlo.
È già qui, immobile, testimone del tuo continuo divenire.
Il mondo urla “di più, di più, di più”.
Il Sé sussurra “basta così”.

E forse, in quell’attimo di quiete, capiamo che non abbiamo mai smesso di essere ciò che cercavamo.




Tutti ci lamentiamo di non avere abbastanza tempo.

 Tutti ci lamentiamo di non avere abbastanza tempo. Le ore passano, i giorni scompaiono e, prima che ce ne accorgiamo, passano gli anni. Ma il tempo non è contro di te; è semplicemente un passaggio. La domanda è: stai fluendo con esso o lo stai combattendo? Ma se capisci veramente come rendere il tempo tuo amico, smetterai di inseguire la vita e inizierai a viverla al massimo. Perché spesso pensiamo al tempo come a un nemico, che sgattaiola via e ci lascia indietro. Ma la verità è che il tempo non è contro di te. Il tempo non sostiene né si oppone a nessuno; si muove semplicemente. Pertanto, la vera lotta non è con il tempo in sé, ma con il modo in cui lo percepiamo e lo viviamo. Ma se pensi che il tempo stia per scadere, ti sentirai stressato. Ma se lo guardi come una boa che puoi cavalcare, diventa un compagno. Perché ognuno di noi ha 24 ore in un giorno, e ciò che fa la differenza tra noi non è l'ora, ma l'abilità con cui una persona cavalca l'onda del tempo. Per alcune persone, queste ore si trasformano in stress, stanchezza e lamentele, mentre per altre, le stesse ore si trasformano in Successo, creatività e realizzazione non risiedono nel cercare di controllare il tempo, ma nell'imparare ad armonizzarsi con esso. Perché quando la tua mente è disturbata, il tempo sembra lento e la vita diventa un inseguimento costante. Ma quando la tua mente è calma, inizi a notare la ricchezza di ogni momento. Il tempo non è cambiato; È il tuo stato interiore che fa la differenza. Vivere nei rimpianti del passato o nell'ansia per il futuro trasforma il tempo in sofferenza. O rimarrete intrappolati in ciò che è passato o avrete paura di ciò che deve ancora venire, ed entrambe sono illusioni. Ma quando ti porti nel presente, il tempo inizia a servirti. Ogni respiro, ogni passo, ogni esperienza ti fa sentire vivo. La vita smette di essere una corsa e inizia ad essere un viaggio. Se vuoi fare del tempo tuo amico, non concentrarti solo sulla gestione degli orari, ma impara anche a gestire la tua energia. Perché quando la tua energia diventa vibrante e gioiosa, otterrai di più in un'ora rispetto a qualcun altro che soffre tutto il tempo di stanchezza e frustrazione.



domenica 5 ottobre 2025

“Ogni passo consapevole è un atto di rinascita: camminare non è muoversi nello spazio, ma aprire sentieri interiori che collegano l’anima al mondo.”



🌿 Camminare per Risvegliare il Mondo

Manifesto per il Benessere Globale in Movimento

(PasseggiaConNoi International Edition)


Introduzione

Ogni passo è una parola scritta sul terreno del mondo.
Camminare è il gesto più semplice e allo stesso tempo il più rivoluzionario: un ritorno alla terra, un dialogo tra corpo e spirito, una dichiarazione d’amore verso la vita.

In un’epoca di connessioni digitali e disconnessioni interiori, riscoprire la lentezza del passo significa ricordare chi siamo.
Significa guarire, respirare, ascoltare il ritmo originario dell’universo che ancora pulsa dentro di noi.


1. Il cammino come linguaggio universale

Non importa in quale parte del mondo ti trovi: camminare è una preghiera condivisa da ogni cultura.
Dai deserti d’Arabia alle foreste del Giappone, dalle coste italiane alle montagne andine, l’essere umano ha sempre camminato per cercare risposte, pace, senso.

Camminare non è spostarsi, è riconnettersi.
È l’arte di muoversi senza fuggire, di avanzare restando presenti.
Ogni passo diventa una sillaba del corpo che parla con la Terra.


2. Il benessere psicofisico come via planetaria

Il nostro equilibrio mentale e fisico non appartiene solo all’individuo, ma al pianeta intero.
Ogni respiro consapevole genera armonia nell’ambiente che ci circonda.
Camminare è quindi una forma di ecologia interiore: cura del sé, ma anche del mondo.

Le nostre passeggiate sono ponti invisibili tra persone e paesaggi, tra città e silenzi, tra cultura e natura.
Condividere un passo è condividere un battito.


3. La nuova comunità globale del cammino

Nasce oggi PasseggiaConNoi International: una rete di blogger, camminatori, filosofi, artisti e ricercatori che vogliono diffondere il benessere psicofisico e mentale attraverso la camminata consapevole.

Ogni Paese avrà la sua voce, la sua lingua, i suoi percorsi.
Ma tutti parleranno la stessa lingua: quella del cuore in movimento.

Ti invitiamo a unirti a noi — come autore, come lettore, come viaggiatore dell’anima — per camminare insieme verso una nuova umanità.


4. Tecnologia come compagna spirituale

In questa nuova era, anche la tecnologia può essere un sentiero.
Usiamo l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata e le piattaforme digitali non per fuggire dal mondo, ma per abbracciarlo.
Ogni dispositivo può diventare un specchio poetico del sé, un modo per amplificare la presenza, non sostituirla.

La connessione digitale, quando nasce dal cuore, è un’estensione della nostra coscienza.


Conclusione

Camminare è l’atto più antico dell’umanità, ma oggi può essere anche il più innovativo.
Il futuro non è nella velocità, ma nella profondità del passo.
Camminiamo insieme, in tutte le lingue del mondo, per riportare equilibrio, luce e consapevolezza dentro ogni giornata.

“Un passo alla volta non è un gesto piccolo. È il ritmo stesso della creazione.”
PasseggiaConNoi International

 



“Imparare a riconoscere un inganno digitale oggi significa proteggere la verità di domani.”

 

Deepfake, truffe audio-video e perché sono un pericolo reale (articolo da blogger professionista)

Lead. L’uso di deepfake — video e audio generati o manipolati con l’intelligenza artificiale — non è più materiale da film di fantascienza: è diventato uno strumento concreto per frodi, disinformazione e ricatti. In questo articolo spiego come funzionano queste truffe, porto esempi reali, illustro i rischi principali e suggerisco contromisure pratiche per aziende e cittadini. (Reuters)


1) Che cosa sono i deepfake e come vengono usati dai truffatori

Con “deepfake” si indica media (video, audio, immagini) creati o alterati tramite reti neurali e modelli di generazione. Grazie al voice-cloning e al face-swap, i malintenzionati possono far sembrare che una persona dica o faccia qualcosa che in realtà non ha fatto — per esempio ordinare pagamenti, convincere un dipendente a trasferire fondi, o lanciare false promozioni con “celebrità”. Queste tecniche possono sfruttare pochi secondi di registrazione o materiale pubblico per produrre imitazioni molto convincenti. (McAfee)


2) Esempi concreti (non è teoria)

  • Nel 2019 è stato documentato un caso in cui una voce sintetica ha convinto un dipendente a eseguire un trasferimento da centinaia di migliaia di dollari. Questo è stato uno dei primi casi pubblici che ha fatto emergere il rischio economico diretto dei voice-deepfake. (Forbes)

  • Nel 2024/2025 si sono moltiplicati casi di deepfake applicati a campagne pubblicitarie e truffe su social: ad esempio un’operazione scoperta in Brasile ha usato video/immagini generate per promuovere prodotti falsi, con guadagni multimilionari dei criminali. (Reuters)

  • Ci sono poi casi documentati di riunioni video “fake” in cui figure dirigenziali sono state impersonate via AI per autorizzare pagamenti molto consistenti (decine di migliaia fino a milioni di dollari). (PhishCare)


3) Perché sono così pericolosi

  1. Inganno emotivo e autorità percepita. Le persone rispondono più rapidamente a una voce amica o a un volto noto — i deepfake sfruttano fiducia e urgenza per bypassare i controlli. (McAfee)

  2. Bypass delle difese biometriche. Tecniche sofisticate possono tentare di aggirare sistemi di riconoscimento vocale o facciale usati per sbloccare dispositivi o approvare transazioni. Questo amplia l’attacco dai singoli alla infrastruttura. (McAfee)

  3. Scala e automazione. Una volta creata una “voce” o un “volto” clonati, lo stesso asset può essere usato ripetutamente e a basso costo su migliaia di vittime. (MIT Media Lab)

  4. Difficoltà di attribuzione e recupero dei fondi. I pagamenti finiti su conti offshore o in reti di mule sono difficili da recuperare, e i criminali possono sparire in breve tempo. I casi pubblici mostrano perdite rilevanti anche per imprese. (PhishCare)


4) Come difendersi — pratiche immediate per privati e aziende

Per tutti

  • Dubita di richieste urgenti via chiamata o messaggio che chiedono trasferimenti o dati sensibili; verifica sempre con un canale alternativo (es. chiamata a un numero noto).

  • Non dare mai informazioni biometriche o di login su richiesta vocale/video inattesa.

  • Aggiorna passwords e attiva l’autenticazione a più fattori (preferibilmente con app-based o hardware token, non solo SMS).

Per famiglie/anziani

  • Insegna a parenti e anziani a verificare richieste insolite (es. “chiama mia figlia”): i truffatori spesso sfruttano empatia e panico.

Per aziende

  • Implementare policy “out of band” per approvazioni finanziarie (es. conferma via email e call con codice segreto fra due persone).

  • Formare il personale su tecniche di social engineering aggiornate e simulazioni di phishing/deepfake.

  • Limitare l’uso della biometria come unico fattore per transazioni ad alto valore. (McAfee)


5) Strumenti tecnici e risorse per la rilevazione

  • Progetti di ricerca (es. Detect Fakes del MIT) e soluzioni commerciali analizzano artefatti visivi e incongruenze temporali per segnalare possibile manipolazione. Usare tecnologie di rilevamento multimodale (audio + video + metadati) aumenta l’accuratezza. (MIT Media Lab)

  • Esistono checklist e guide pratiche (vendor di sicurezza, organizzazioni per anziani, enti finanziari) che spiegano come riconoscere segnali di allarme e come riportare le frodi. (McAfee)


6) Quadro normativo e responsabilità delle piattaforme

Le autorità e le grandi piattaforme stanno iniziando a intervenire: le rimozioni di annunci, le indagini penali e le responsabilità legali per diffusione di pubblicità ingannevole sono ora al centro dell’attenzione in vari paesi. Tuttavia la tecnologia evolve più in fretta delle leggi: per questo la prevenzione e la formazione rimangono fondamentali. (Reuters)


7) Conclusione — cosa può fare il lettore oggi

  • Metti in pratica le checklist di sicurezza: verifica sempre con un canale alternativo, attiva MFA robusta, e rimani informato.

  • Se sei un blogger o un piccolo business: parla di questi rischi al tuo pubblico. La consapevolezza è la prima difesa.

  • Segnala truffe alle autorità locali e alla piattaforma dove hai visto il contenuto: ogni segnalazione aiuta a smantellare le reti di frode. (McAfee)


Risorse rapide (per approfondire)

  • Reuters — caso Brazilian deepfake ad scam (ottobre 2025). (Reuters)

  • Forbes — primo caso noto di voice-deepfake usato per truffa (2019). (Forbes)

  • McAfee — guida pratica su deepfakes e voice-cloning. (McAfee)

  • MIT Detect Fakes — progetto di ricerca per riconoscere manipolazioni. (MIT Media Lab)

  • PhishCare / report su casi 2024–2025 (Arup e altri esempi di frodi ad alto valore). (PhishCare)



Mediaset non è stata solo televisione, ma una leva di potere capace di trasformare la visibilità in fiducia, le aziende in marchi e il lavoro invisibile dietro le quinte in un’influenza che ha segnato un’epoca.

  Mediaset: il grande potere televisivo che ha plasmato l’immaginario collettivo e il mercato Per decenni Mediaset non è stata soltanto una ...